Luca Cisilino, uno dei figli di Benita Gasparini, la donna di 89 anni trovata morta nella sua abitazione di Pantianicco di Mereto di Tomba, si è tolto la vita questa mattina. Sono state infatti escluse, fin da subito, responsabilità di terzi.
L’uomo, 60 anni, viveva a Pozzecco di Bertiolo e da poco, dopo un trascorso da meccanico, era andato in pensione. A rinvenire il cadavere, questa mattina, alle 11, è stata la moglie.
Era stato proprio Cisilino, la mattina dell’omicidio, a trovare senza vita la madre, uccisa da due coltellate alla schiena.
A Pozzecco sono immediatamente arrivati i carabinieri del Nucleo investigativo di Udine. Hanno trovato un biglietto, lasciato proprio da Luca Cisilino, nel quale c’erano scritti i motivi del gesto estremo. Nessun riferimento all’omicidio di Pantianicco. A spingere l’uomo a togliersi la vita sarebbe un malessere interiore, legato a problemi di natura coniugale. Proprio per questo – come trapela da fonti investigative – le indagini proseguono alla ricerca dell’omicida di Benita Gasparini.
“Per noi – afferma Edi Sanson, presidente dell’associazione I Nostri diritti, che tutela i familiari di Benita – è un fulmine a ciel sereno. Esprimo vicinanza agli altri fratelli e rammarico per non aver prestato la massima attenzione a Luca che, apparentemente, sembrava la persona meno fragile”.
Oggi intanto sono iniziate le analisi dei Ris di Parma sui campioni prelevati dalla casa di Pantianicco. E’ stato preso in esame il coltello da cucina, utilizzato per uccidere l’anziana. Esaminate le impronte digitali e ricercate sostanze biologiche diverse dalle tracce di sangue sul manico e sulla lama, i carabinieri hanno poi effettuato l’estrazione del Dna.
Domani, sempre sul coltello, sono previsti nuovi test. I risultati, da trasmettere alla Procura di Udine, potrebbero arrivare nel giro di pochi giorni così come potrebbero volerci settimane per avere un quadro definito. GUARDA IL SERVIZIO VIDEO