Sono state ben più delle 30 ipotizzate in un primo momento le coltellate con le quali è stato ucciso Luca Tisi, il clochard di 58 anni trovato morto all’alba di sabato 15 aprile, a Udine.
Lo ha stabilito l’autopsia eseguita oggi. lunedì, 24 aprile, dall’anatomopatolo Carlo Moreschi su disposizione della Procura della Repubblica del capoluogo friulano.
L’esame autoptico ha confermato che, oltre alle coltellate, Luca Tisi, ha subito un forte colpo alla testa, sferrato, come le coltellate, da Bruno Macchi, l’italo-brasiliano di 28 anni, che ha confessato di essere responsabile del delitto e che si trova in carcere con l’accusa di omicidio aggravato dalla crudelta e dalla minorata capacità di difesa della vittima.
Da quanto è stato possibile apprendere, l’autopsia ha confermato la ricostruzione degli investigatori, compresa l’arma del delitto che sarebbe stato compiuto con un coltello da sub. Quello sequestrato dalla Polizia in casa di Bruno Macchi, secondo i primi risultati degli esami autoptici, è compatibili con le ferite che sono state inferte a Luca Tisi.(Foto: Monica Tosolini)