Un operaio impegnato in alcuni lavori alla Cimolai è morto in seguito a un incidente sul lavoro avvenuto questa mattina, in via Timavo 69 a Monfalcone. Erano circa le 10.30 quando l’uomo, un 35enne di origine albanese, è rimasto travolto da un manufatto in metallo rimanendo schiacciato. L’uomo è morto sul colpo e non è ancora chiaro se si tratti di un dipendente dell’azienda o di una ditta esterna.
I vigili del fuoco e il personale sanitario non ha potuto far altro che constatare il decesso dell’operaio. Sul posto anche carabinieri e polizia per le prime indagini e ricostruzioni di un incidente mortale.
Il cordoglio del sindaco
Apprese le prime notizie dell’incidente sul lavoro allo stabilimento Cimolai, il sindaco di Monfalcone vuole esprimere tutto il dolore e il cordoglio dell’amministrazione comunale. “Avremo modo – dice il sindaco Silvia Altran – di valutare la dinamica del tragico incidente, per il momento non posso che esprimere tutto il cordoglio per la famiglia del giovane lavoratore e per i suoi colleghi. E’ una grave tragedia – conclude il sindaco – che si possa morire nello svolgere il proprio lavoro”.
Il cordoglio di Panariti
L’assessore regionale al Lavoro del Friuli Venezia Giulia Loredana Panariti ha espresso vivo cordoglio ai familiari della vittima dell’incidente mortale sul lavoro verificatosi stamani. A perdere la vita, colpito da un grande e pesante oggetto in metallo, è stato un operaio in servizio presso lo stabilimento della Cimolai di Monfalcone.
Nel porgere le sentite condoglianze, Panariti ha evidenziato come “le istituzioni debbano rafforzare, ciascuna secondo le proprie competenze e in costante raccordo con le parti sociali, l’impegno nella prevenzione degli incidenti sui luoghi di lavoro. Una diffusione capillare e realmente condivisa della cultura della salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro è, infatti, una condizione ineludibile – ha aggiunto – affinché la Repubblica Italiana possa dirsi realmente fondata sul lavoro, come ebbe a sancire l’Assemblea costituente”.
“La Regione, in tal senso, proseguirà nella realizzazione di azioni mirate alla prevenzione di incidenti sui luoghi di lavoro, azioni che rappresentano una componente essenziale nell’ambito di un modello di sviluppo sempre più orientato alla cultura della sicurezza. A più di vent’anni dalla emanazione del decreto legislativo 626/1994 non è più ammissibile che si muoia sul lavoro”, ha concluso Panariti.