Blitz questa mattina all’alba della Polizia di Pordenone: smantellata una banda di giovanissimi dedita allo spaccio professionale di stupefacenti. E’ iniziata alle 6 di oggi l’operazione che ha visto impiegati una settantina di agenti della polizia di Pordenone e Padova, supportati da un elicottero della polizia di Venezia.
Nel mirino i cinque componenti di un sodalizio dedito allo spaccio di eroina, anche gialla, cocaina, hashish e marijuana sulla piazza cittadina, che sono stati oggetto di misure cautelari – tre in carcere e due obblighi di firma – su disposizione del pm Monica Carraturo. Indagate in stato di libertà altre tre persone per le quali è stata disposta la perquisizione domiciliare e personale.
Il gruppo, composto da quattro richiedenti asilo e un’italiana, con un’età compresa tra i 22 e i 29 anni, vendeva gli stupefacenti al dettaglio in centro città, segnatamente nelle piazze XX settembre ed Ellero, a ridosso dei parchi Galvani, San Valentino e Querini, e anche fuori dalle scuole. Trenta i clienti individuati, tutti con un’età compresa tra i 18 e i 20 anni e che saranno segnalati in Prefettura, ma non è escluso che nel prosieguo delle indagini possano essere individuati anche minorenni. Per una dose di cocaina pagavano 50 euro, per una di eroina 30 euro.
In carcere sono finiti due pakistani residenti a Cordenons e con precedenti specifici, Abdul Nasir Khan, 25enne con permesso di soggiorno considerato il capobanda, e il 23 enne Muhammad Zeeshan, richiedente asilo, e un bengalese residente a Pordenone, Rony Miah, 24enne irregolare, mentre l’obbligo di presentazione è stato comminato a un nigeriano ventinovenne richiedente asilo abitante a Casarsa e a una ragazza italiana di 22 anni, originaria di Acerra e residente a Cordenons, legata sentimentalmente a Kahn. Durante il blitz, nell’abitazione di quest’ultimo è stata trovata eroina pronta per essere venduta.
Come raccontato dal questore Marco Odorisio, le indagini partono a luglio, quando alla Polizia sono segnalati gruppetti di ragazzi che si scambiano qualcosa in pieno giorno. I filmati permettono di individuare alcuni giovanissimi che poi si rivelano essere un gruppo strutturato e organizzato, composto da disoccupati che hanno come unica attività lo spaccio. Dagli appostamenti e dalle osservazioni risulta che il sodalizio aveva canali di approvvigionamento autonomo sulla periferia milanese e su Mestre.
Il 14 settembre, Kahn e la ragazza sono fermati durante il viaggio di ritorno da un rifornimento. Negli slip della donna, allora incinta, vengono ritrovati 49 grammi di eroina in sasso dalla quale, una volta tagliata, si possono ricavare 150 dosi. Il 23 ottobre, il capobanda è trovato sull’A27 di ritorno a Mestre con 24 grammi di eroina in sasso e marijuana. Infine, il 30 novembre un corriere della banda viene trovato in possesso di 40 grammi di eroina in sasso.
Dopo tali episodi, la banda era ancora attiva e per questo sono stati decise le misure cautelari. La stima degli investigatori, che a questo punto cercheranno ulteriori elementi e clienti analizzando i tabulati telefonici, parla di un’attività che fruttava diverse decine di migliaia di euro mensilmente e che consisteva nell’acquisto di 250 grammi di stupefacente e nello spaccio di circa mille dosi al mese.