Nuovo tassello dell’operazione ‘Silos’, diretta dalla Procura della Repubblica di Trieste e condotta dagli agenti della Squadra Mobile. Nei giorni scorsi sono stati eseguiti tre arresti ritardati a carico di un italiano classe 1986 residente a Trieste, con precedenti specifici, una ragazza del 2001, residente nel rione di San Giacomo, e un iracheno, richiedente asilo. È il risultato ottenuto dal prosieguo delle indagini che, a maggio, avevano condotto all’arresto di un giovane iracheno e di una italiana coinvolti con i tre fermati in un’attività di spaccio di varie tipologie di droga nelle piazze triestine.
I tre, spesso in compagnia di altri spacciatori e di vari consumatori di droga, erano soliti gravitare nell’area della stazione e del “Silos”. In particolare, la ragazza, appena maggiorenne, nel mese di aprile era stata trovata in possesso di alcune dosi di eroina che aveva poco prima acquistato a Mestre per poi rivenderle in città. Il 33enne, già gravato da precedenti specifici, si è, invece, distinto per la particolare modalità di vendita dello stupefacente, che puntava a soddisfare le richieste dei propri “clienti”: dopo aver ‘preso le ordinazioni’ salvia in auto e andava in Slovenia, dove acquistava lo stupefacente, per poi tornare a Trieste e consegnarlo direttamente a domicilio. Altre volte accompagnava direttamente gli acquirenti oltreconfine per rifornirsi dello stupefacente esigendo, come compenso, denaro o parte della cocaina acquistata.
L’anello di congiunzione tra i vari indagati era il giovane iracheno arrestato a maggio per spaccio di droga, che in varie occasioni è stato visto in compagnia dei due italiani. Anche il richiedente asilo appena fermato aveva contatti con il connazionale che, in più occasioni, gli faceva usare per fini personali un’utenza telefonica a lui intestata e avrebbe ceduto dosi di hashish a un minorenne nei pressi del viale XX settembre.
La diverse tipologia di droga di cui gli indagati riuscivano ad approvvigionarsi – cocaina, eroina e hashish – ha consentito agli stessi di ampliare i propri traffici illeciti, affermandosi sulle piazze di spaccio per la capacità di far fronte alle varie richieste da parte degli assuntori.