Mutui e prestiti da rimborsare, mentre le opere per i quali sono stati accesi restano bloccate. La Corte dei Conti, sezione di controllo del Friuli Venezia Giulia, ha acceso alcune spie d’allarme (tra cui l’incapacità di riscuotere vecchi crediti, con 87mila euro eliminati in bilancio) sull’esame della relazione predisposta dall’organo di revisione economico-finanziaria del Comune di Cordenons per il rendiconto dell’esercizio 2012. I primi richiami, con la deliberazione del 10 marzo scorso, arrivano sul fronte dell’indebitamento.
Saldo attivo con il ‘trucco’
La Corte dei Conti vuole vederci chiaro soprattutto sulla gestione del denaro relativo a finanziamenti per opere pubblcihe. “L’Organo di revisione – si legge nel documento – a seguito di specifica richiesta non ha precisato compiutamente l’importo complessivo dell’indebitamento incassato e non ancora utilizzato per i pagamenti dei correlati investimenti, tuttavia ha comunicato che nell’anno 2012 sono stati contratti due mutui per complessivi euro 1.670.000 caratterizzati da problematiche nella realizzazione delle opere. In particolare ha specificato che: ‘Nell’anno 2012 sono stati contratti due mutui con l’Istituto per il Credito Sportivo di cui euro 1.300.000 per la realizzazione di una palestra polivalente ed euro 370.000 per il completamento di impianti sportivi. La prima opera è partita, ma i lavori sono bloccati a seguito di vertenze legali insorte (con potenziali risarcimenti a favore dell’amministrazione). La seconda opera non è partita per problemi di spazi finanziari’. Le implicazioni dell’indebitamento si riflettono negli equilibri di parte corrente in quanto gli oneri per rimborso prestiti, che rappresentano spese obbligatorie e incomprimibili, conferiscono una certa rigidità alla gestione di competenza corrente a causa dell’elevata incidenza sulle entrate correnti. Tale incidenza è pari al 15,41%”. E anche se il saldo di parte corrente è positivo, pari a euro 894.312,12, questo è stato raggiunto con il contributo di poste straordinarie di elevata entità, caratterizzata da aleatorietà e/o originate da cause non permanenti che non danno alcuna garanzia che si ripetano (o che si ripetano nella stessa misura) negli esercizi successivi. In particolare si evidenziano entrate derivanti da dividendi erogati dalla società partecipata (Atap spa) pari a euro 814.432,32, entrate da recupero evasione tributaria pari a euro 293.752,72 e contributo per premesso di costruire (euro 138.000) per un importo complessivo di euro 1.246.185,04”.
Nessuna utilità
Seppur è stato rilevato dall’organo di controllo che nell’esercizio 2013 il Comune ha provveduto a un’estinzione anticipata di prestiti (588.000 euro) e non sono stati assunti mutui e prestiti, la Corte dei Conti “invita l’ente a monitorare attentamente, nella fase di programmazione e nel corso della gestione, le implicazioni finanziarie derivanti dall’incidenza di spese che conferiscono elevata rigidità alla dinamica della gestione di competenza, valutando la loro sostenibilità in relazione all’evoluzione e alle caratteristiche qualitative delle entrate e all’eventuale contenimento delle altre spese di gestione. Inoltre, la Sezione rileva che il ritardo nella realizzazione delle opere finanziate da mutui comporta l’assunzione di oneri derivanti da indebitamento a cui non corrisponde alcuna utilità”.
Opere al palo, la Corte dei Conti striglia Cordenons
La sezione di controllo del Friuli Venezia Giulia avverte l’ente circa la gestione economico-finanziaria del 2012: vengono pagati interessi sui mutui per strutture che non procedono
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