Modi amichevoli, aspetto curato, eloquio ricercato, buona educazione. Il truffatore molto spesso si presenta così, poco minaccioso, accomodante, suadente. Il suo obiettivo è carpire la fiducia della vittima, per questo non ha nessun motivo di apparire aggressivo. A quel punto scatta la trappola: con le chiacchiere, le buone maniere e con un’offerta che pare imperdibile, il truffatore convince il malcapitato a consegnargli una certa somma che, ovviamente, intascherà senza mai corrispondere il bene che è stato “acquistato”. La truffa può riguardare poche centinaia di euro fino a molte migliaia. E le vittime spesso non denunciano, o perché la cifra sottratta non è così ingente, o perché si vergognano di essere stati presi in giro.
A essere più esposti, ovviamente, sono gli anziani. Ecco perché si rende necessaria anche una campagna di informazione che fornisca consigli utili per evitare di incorrere in situazioni di pericolo. Nei frequenti incontri con la popolazione in varie località della regione, le forze dell’ordine suggeriscono semplici regole di comportamento per evitare di finire nelle mani di malintenzionati in casa, per strada, sui mezzi di trasporto, nei luoghi pubblici, ma anche utilizzando Internet.
“Recentemente a Udine ha iniziato a operare una banda di truffatori – racconta Massimiliano Ortolan, dirigente della Squadra mobiledella Questura di Udine -. Non hanno avuto gioco facile, però, proprio grazie alle numerose segnalazioni che ci sono arrivate dai cittadini che erano adeguatamente informati sul modo di procedere nei casi qualcosa ci appare sospetto”.