Nuovi indirizzi per Sello e Marinoni (Udine) e per Paolo Diacono (Cividale); articolazioni/opzioni aggiuntive per Stringher (Udine), Linussio e Solari (Tolmezzo); ufficializzata la richiesta di deroga per attivare due licei scientifici sportivi (parere favorevole al Bachmann di Tarvisio e all’Isis di Latisana); confermato il piano delle autonomie scolastiche con la richiesta di deroghe in casi di sovra o sottodimensionamento e il mantenimento in funzione di tutti i punti di erogazione del servizi per istituti comprensivi con criticità. Queste le principali novità incluse nel piano provinciale di dimensionamento scolastico per l’anno 2014-2015 approvato dall’esecutivo di palazzo Belgrado su proposta dell’assessore all’istruzione Beppino Govetto che ne illustra le linee generali. “Questo piano è stato elaborato seguendo il modus operandi delle precedenti annualità, tenendo in considerazione le richieste dei dirigenti degli istituti e le indicazioni dei Comuni. Le decisioni assunte grazie al confronto con presidi e amministratori – continua Govetto – sono state prese nell’ottica di arricchire l’offerta formativa seguendo esperienze già avviate, la vocazione territoriale e gli sviluppi futuri in chiave socio-economica. Il piano è stato presentato alle parti sindacali, alla consulta degli studenti ed è stato trasmesso all’Ufficio scolastico regionale per le sue valutazioni. Il tutto nell’ottica della trasparenza. Ora – aggiunge Govetto – la parola spetta alla Regione che dovrà deliberare il piano regionale di dimensionamento entro il 31 dicembre”.
Nuove offerte formative/Udine. La Provincia ha accolto favorevolmente la richiesta del liceo artistico Sello di implementare e così completare l’offerta formativa inserendo il nuovo indirizzo “scenografia” a partire dall’a.s. 2014-2015. “Abbiamo dato parere favorevole in considerazione del forte collegamento con importanti realtà teatrali locali (Teatro Nuovo Giovanni da Udine e Nico Pepe) – motiva Govetto – chiedendo alla Regione di confermare tale scelta anche se la scuola supera i 900 alunni, limite oltre al quale non si possono attivare nuovi indirizzi. Il parere favorevole è conseguente anche alla sostituzione del corso “Rilievo e Catalogazione”. L’indirizzo “Grafica e comunicazione” andrà invece ad arricchire la proposta didattica del Marinoni mentre l’inserimento dell’opzione “Promozione commerciale e pubblicitaria” incrementerà l’indirizzo Servizi commerciali dell’Isis Stringher. “Queste indicazioni – tiene a precisare Govetto – passano ora al vaglio della Regione che deve formulare la versione definitiva”.
Licei scientifici sportivi. Formalizzata la richiesta di deroga all’attivazione di un unico liceo scientifico sportivo per autorizzarne due. In base ai criteri individuati dalla Regione (disponibilità e adeguatezza impianti e attrezzature ginnico sportive; esperienze già realizzate in campo didattico – sportivo; presenza di professionalità già formate; coerenza con la cultura sportiva del territorio di riferimento), l’esecutivo di palazzo Belgrado ha formulato una graduatoria giudicando idonei a inserire il nuovo indirizzo nell’offerta didattica il Bachmann di Tarvisio (primo posto) e l’Isis di Latisana (presso la sede dell’Istituto “Savorgnan di Brazzà” di Lignano Sabbiadoro). “Le richieste di istituire licei sportivi sono state numerose a dimostrazione di una positiva e crescente cultura e sensibilità sportiva incardinata nel mondo della scuola – commenta l’assessore Govetto -. La scelta finale si è basata su valutazioni oggettive che tengono conto delle linee guida della Regione”.
Offerta formativa/Focus provinciale. Accolta la richiesta del liceo linguistico Paolo Diacono di Cividale di attivare l’indirizzo internazionale ad opzione lingua russa. “Un arricchimento – commenta Govetto – per valorizzare e attivare prospettive di sviluppo al liceo linguistico esistente”. Va nella direzione di attirare un flusso maggiore di studenti anche l’ok all’attivazione al Linussio e al Solari di Tolmezzo rispettivamente dell’articolazione “Relazioni internazionali per il marketing” (nell’indirizzo “Amministrazione, finanza e marketing”) e dell’articolazione “Meccanica e meccatronica” (nel settore tecnologico, indirizzo Meccanica, Meccatronica ed Energia).
Istituti comprensivi. La mappa passa da 45 a 46 autonomie unità in considerazione del parere favorevole espresso dalla Provincia di Udine per la costituzione a Udine dall’anno scolastico 2014-2015 di 6 istituti comprensivi al posto degli attuali 5. Per quanto riguarda il territorio provinciale, palazzo Belgrado ha chiesto il mantenimento dell’autonomia scolastica per gli istituti comprensivi che presentano sovra o sottodimensionamenti rispetto ai limiti, ovvero con un numero di studenti inferiore ai 400 o superiore ai 1200. Questi i casi per i quali è stata chiesta la deroga: Don Lorenzo Milani di Aquileia, gli istituti di Manzano, Codroipo, Pozzuolo del Friuli, Udine, San Daniele del Friuli, Tavagnacco, Tolmezzo (sovradimensionati); Dante Alighieri di San Pietro al Natisone, Arta Terme e Paularo, Gortani di Comeglians (sottodimensionati). La Provincia di Udine, inoltre, ha sollecitato il mantenimento dell’apertura di tutti i punti di erogazione del servizio in situazioni critiche come sono state segnalate dai Comuni.
Accorpamenti. La giunta provinciale si è pronunciata favorevolmente per l’accorpamento del liceo Magrini e dell’istituto tecnico Marchetti di Gemona. Rimandata la costituzione di un polo scolastico unico nel Gemonese comprensivo del D’Aronco che mantiene un percorso di gestione autonoma. Ok anche alla fusione tra il Paolino d’Aquileia e il Mattioni di Cividale. Queste fusioni portano, in entrambi i casi, alla costituzione di un’autonomia unica quindi con un unico preside e un unico dsga. Rinviata la decisione di confluenza sulle scuole superiori del Tolmezzino (Linussio, Solari, Paschini) accompagnata dalla richiesta alle stesse di una nuova progettualità in tal senso.
Cisl: “L’istruzione e la formazione sono due delle priorità su cui si deve investire per il rilancio del territorio dell’Alto Friuli”
Condivisione da parte della CISL Alto Friuli e della CISL Scuola Alto Friuli rispetto all’approvazione da parte della Giunta provinciale di Udine del piano provinciale di dimensionamento scolastico 2014/15 che ora dovrà passare al vaglio della Regione per l’ok definitivo.
“L’istruzione e la formazione sono due delle priorità su cui si deve investire per il rilancio del territorio dell’Alto Friuli – commentano il segretario generale Franco Colautti ed il referente della Cisl Scuola Maurilio Venuti – riteniamo quindi sensata la richiesta provinciale avanzata nei confronti della Regione, affinchè vengano concesse le deroghe per gli Istituti Comprensivi che non raggiungono il quorum per una loro autonomia scolastica, in particolare per l’istituto comprensivo di Comeglians e per i prossimi anni per le sedi, che a fronte di un calo della popolazione scolastica ,si trovino nelle condizioni di perdere l’autonomia scolastica”.
Colautti e Venuti valutano poi con favore la decisione di mantenere, negli istituti superiori, le due presidenze distinte sia nel territorio di Tolmezzo (Paschini –Linussio – Gortani e Solari – Candoni) che in quello di Gemona (Marchetti – Magrini e D’Aronco), in quanto, oltre a rispettare il numero di studenti frequentanti previsti, si riuscirà a garantire delle offerte formative più specifiche e più agili rispetto alle necessità di rilancio e sviluppo del territorio.
Per quanto riguarda, invece, l’ISIS Manzini di San Daniele prendendo atto che l’Amministrazione provinciale per il piano di dimensionamento 2014/15 non intende modificare l’attuale assetto, Colautti e Venuti ritengono che a tale istituto, al pari di altre situazioni, “debba essere riconosciuta l’autonomia scolastica, così come richiesto anche dall’amministrazione comunale , in quanto l’istituto è un punto di riferimento importante del comprensorio. Ipotizzare accorpamenti con altre sedi scolastiche, oltre a non produrre nessun risparmio, svilirebbe le eventuali potenzialità di tale istituto al servizio del territorio Sandanielese”.
“Oltre al mero espletamento di questi piani – conclude Franco Colautti – dobbiamo impegnarci anche a trovare gli strumenti per misurare e valutare i risultati delle offerte formative rispetto alle comunità locali di riferimento, dalla qualità della socializzazione e dell’apprendimento delle competenze nel primo ciclo dell’istruzione, alla occupabilità e al successo formativo nella formazione terziaria per l’intera scuola secondaria superiore. In altre parole – conclude Colautti – non basta più considerare la scuola come presidio culturale e sociale ma è necessario entrare nel merito di ciò che la stessa produce”.
Condivisione da parte della CISL Alto Friuli e della CISL Scuola A.F rispetto all’approvazione da parte della Giunta provinciale di Udine del piano provinciale di dimensionamento scolastico 2014/15 che ora dovrà passare al vaglio della Regione per l’ok definitivo.
“L’istruzione e la formazione sono due delle priorità su cui si deve investire per il rilancio del territorio dell’Alto Friuli – commentano il segretario generale Franco Colautti ed il referente della Cisl Scuola Maurilio Venuti – riteniamo quindi sensata la richiesta provinciale avanzata nei confronti della Regione, affinchè vengano concesse le deroghe per gli Istituti Comprensivi che non raggiungono il quorum per una loro autonomia scolastica, in particolare per l’istituto comprensivo di Comeglians e per i prossimi anni per le sedi, che a fronte di un calo della popolazione scolastica ,si trovino nelle condizioni di perdere l’autonomia scolastica”.
Colautti e Venuti valutano poi con favore la decisione di mantenere, negli istituti superiori, le due presidenze distinte sia nel territorio di Tolmezzo (Paschini –Linussio – Gortani e Solari – Candoni) che in quello di Gemona (Marchetti – Magrini e D’Aronco), in quanto, oltre a rispettare il numero di studenti frequentanti previsti, si riuscirà a garantire delle offerte formative più specifiche e più agili rispetto alle necessità di rilancio e sviluppo del territorio.
Per quanto riguarda, invece, l’ISIS Manzini di San Daniele prendendo atto che l’Amministrazione provinciale per il piano di dimensionamento 2014/15 non intende modificare l’attuale assetto, Colautti e Venuti ritengono che a tale istituto, al pari di altre situazioni, “debba essere riconosciuta l’autonomia scolastica, così come richiesto anche dall’amministrazione comunale , in quanto l’istituto è un punto di riferimento importante del comprensorio. Ipotizzare accorpamenti con altre sedi scolastiche, oltre a non produrre nessun risparmio, svilirebbe le eventuali potenzialità di tale istituto al servizio del territorio Sandanielese”.
“Oltre al mero espletamento di questi piani – conclude Franco Colautti – dobbiamo impegnarci anche a trovare gli strumenti per misurare e valutare i risultati delle offerte formative rispetto alle comunità locali di riferimento, dalla qualità della socializzazione e dell’apprendimento delle competenze nel primo ciclo dell’istruzione, alla occupabilità e al successo formativo nella formazione terziaria per l’intera scuola secondaria superiore. In altre parole – conclude Colautti – non basta più considerare la scuola come presidio culturale e sociale ma è necessario entrare nel merito di ciò che la stessa produce”.