Sequestri dei carabinieri del Nucleo anti sofisticazione di Udine in tutto il Friuli Venezia Giulia in seno alla campagna nazionale Prodotti tipici delle festività natalizie e prodotti pericolosi.
Dopo un primo sequestro di 25 panettoni artigianali con etichettatura non conforme, in una pasticceria attiva alle porte di Udine, gli uomini del capitano Fabio Gentilini hanno continuato con le ispezioni, che si protrarranno fino ai giorni della Befana. A finire nel mirino, in provincia di Gorizia, è stato un altro laboratorio artigianale dove sono stati sequestrati altri 20 panettoni.
Questa volta a non essere conformi erano gli ingredienti: nell’impasto, infatti, è stato inserito il lievito di birra che non è contemplato dal disciplinare, come da decreto ministeriale del 2005. Per essere chiamato e venduto come panettone, infatti, questo irrinunciabile dolce delle feste natalizie deve contenere unicamente gli ingredienti inseriti nel disciplinare.
I 20 panettoni, quindi, saranno distrutti e per il titolare del laboratorio la sanzione amministrativa è di 2mila euro.
Nei market gestiti da cittadini cinesi, tra le province di Udine, Gorizia e Trieste, poi, i carabinieri del Nas hanno sequestrato alcune centinaia di giochi tipo piccolo chimico, luci di Natale e contenitori per alimenti con etichetta non regolare, perché non scritta in lingua italiana, o perché carente di pittogrammi che indicano immediatamente, per i giochi chimici, la pericolosità e l’età in cui possono essere maneggiati dai bambini.