E’ nato soltanto lunedì e ha già collezionato un buon numero di ‘Mi piace’ e di sostenitori. Il gruppo si chiama ‘Lo stallo della civiltà‘ e pubblica esclusivamente le foto di auto parcheggiate a Udine, ma dove non dovrebbero.
La galleria è ampia e mostra senza filtri, con tanto di targhe pubblicate, veicoli di lusso posteggiati in seconda fila, Ferrari lasciate in mezzo alla strada, utilitarie in sosta sulle isole di traffico e piste ciclabili scambiate per parcheggi.
Le foto, alcune datate, altre invece dell’ultim’ora, sono così raccolte e pubblicate sul profilo del gruppo nato – specifica la nota scritta dall’amministratore e ideatore del sito, al capitolo ‘Informazioni’ – con “l’intenzione di riflettere sulla questione della civiltà“.
Perché parcheggiare invadendo lo stallo riservato ai disabili o occupandone due al prezzo di uno è, di fatto, una questione di civiltà, oltre che di rispetto del codice della strada.
“Prima di scatenarmi contro orde di avvocati con querele – mette in guardia l’ideatore del gruppo -, se vi sentite chiamati in ehm causa, sappiate che l’intenzione di questa pagina è appunto riflettere sulla questione della civiltà. E pubblicare le targhe fa parte del gioco, non mi interessa una lamentela generica sui malcostumi nei comportamenti di guida, o segnalare puramente le infrazioni al Codice della Strada. È come un esperimento sul format della delazione, in un meccanismo partecipativo, avendo come fine una forma di bene comune. Tenete anche presente che le targhe sono un dato pubblico, chiunque potrebbe andare al PRA e pagando conoscere l’intestatario dell’autovettura, cosa che a me non interessa. Se proprio avete qualcosa da dirmi, scrivetemi“.
Come dire, un’iniziativa che farà arricciare il naso a qualcuno e sorridere altri, ma che forse potrà contribuire a migliorare le abitudini di molti frequentatori del centro di Udine, più preoccupati di finire alla berlina su Facebook, che di trovarsi una multa sul parabrezza.
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3 luglio 2013