Non gode di ottima salute il lavoro femminile in Fvg, sempre più improntato al part time involontario (15%) come è emerso da uno studio commissionato dalla Cisl Fvg a Idea Tolomeo e presentato oggi. Il dato che emerge dalla ricerca sull’occupazione delle donne in Fvg è che a fronte di un tasso di occupazione pressoché stabile, cresce – in linea con il resto del NordEst -, il numero di donne occupate a tempo parziale (35%).
La ricerca, però, sottolinea come questo dato riguardi una natura involontaria, che porta il part time volontario, richiesto cioè dalla dipendente, e quello “imposto” dall’azienda a parificarsi. Cioè si assiste a un avvicinamento numerico tra le due tipologie di contratto, con un calo dei part time volontari.
L’Italia risulta altresì essere uno dei Paesi dell’Ue con più elevata incidenza di part time femminile involontario (19%; media Ue 8%), in controtendenza con quanto accade anche nella vicina Austria, dove in un momento di crisi continua a crescere la richiesta volontaria del part time. In Fvg il part time involontario è al 15%, mentre in Austria scende al 5%, al 2% in Croazia e all’1% in Slovenia.