Dopo mesi di attesa, il Comitato di via Cividale, che si batte per rendere più vivibile il quartiere alla periferia est di udine, ha ricevuto una prima risposta. Sono iniziati questa mattina, infatti, i lavori di riqualificazione dell’area dell’ex Caserma Cavarzerani. Le operazioni di pulizia del verde, con interventi di potatura e disboscamento, sono eseguite da una squadra specializzata del Servizio regionale gestione territorio montano e bonifica che completeranno i lavori in poco più di una settimana. Accanto ai forestali della Regione, anche un gruppo di migranti ospiti della ex caserma, coordinato dalla Croce Rossa di Udine, sta svolgendo lavori di pulizia del piazzale d’ingresso.
L’avvio dei lavori di manutenzione straordinaria fa seguito a un impegno che la Regione aveva preso nel novembre scorso con il Comitato Cavarzerani, che riunisce alcune decine di residenti della zona, per garantire una serie di interventi finalizzati a migliorare le condizioni esterne e la percezione di sicurezza dei cittadini che risiedono nel quartiere. A tal fine, agli inizi di gennaio 2018, con un atto aggiuntivo alla convenzione tra Prefettura di Udine e Regione, si è regolamentato giuridicamente il quadro dell’intervento tecnico.
Stamattina sul posto erano presenti per un sopralluogo la presidente della Regione, Debora Serracchiani, il sindaco Carlo Giacomello e il prefetto di Udine, Vittorio Zappalorto, il rappresentante del Comitato Cavarzerani e il direttore della Croce Rossa di Udine che hanno potuto verificare il puntuale avvio dei lavori e lo svolgimento, in totale sicurezza per i residenti, sia della manutenzione straordinaria che della pulizia ordinaria dell’area.
Le aree interessate dagli interventi riguardano l’intero perimetro fronte ingresso ed il perimetro posto ad ovest ed in minima parte il perimetro posto ad est del complesso, per un totale di 850 metri di percorso. Attualmente l’ex caserma Cavarzerani ospita 250 migranti. Dal 2015, con cadenza quasi settimanale, squadre di richiedenti asilo svolgono lavori volontari di pulizia, raccolta rifiuti, sfalcio d’erba, sotto la guida degli operatori della Croce Rossa che ha in gestione la struttura.
La Regione, nel rispetto dell’impegno e della collaborazione istituzionale finalizzata a conciliare i diritti dei cittadini residenti con i diritti dei migranti richiedenti asilo, ha dato la propria disponibilità, fin dai primi incontri con il Comitato, a mettere a disposizione eventuali ulteriori risorse che i rendessero necessarie per migliorare l’illuminazione, allestire dei bagni chimici e garantire la vigilanza dell’area.
“È sbagliato calcare sulle paure, ma comprendo le preoccupazioni e non le sottovaluto”, ha detto oggi Serracchiani. “La Regione ha avuto un rapporto di attento ascolto con il Comitato dei cittadini che ha sollevato la problematicità della situazione. E abbiamo rapidamente deciso di intervenire, coinvolgendo gli altri soggetti istituzionali. Oggi dunque parte una manutenzione straordinaria – ha spiegato la Presidente – con squadre specializzate di operatori del servizio regionale gestione territorio montano e bonifica. E la Regione è pronta, se serviranno, a mettere a disposizione eventuali ulteriori risorse si rendessero necessarie per migliorare l’illuminazione, allestire dei bagni chimici e – ha precisato – garantire la vigilanza dell’area a supporto delle forze dell’ordine”.
“Un’accoglienza ordinata e sostenibile – ha concluso Serracchiani – non può pesare sul diritto dei residenti a vivere in un ambiente decoroso”.