Scuola, famiglie, istituzioni, imprenditori e forze dell’ordine uniti nell’impegno a fare qualcosa di utile e concreto per un futuro migliore dei nostri ragazzi. E’ stato presentato in Sala Ajace a Udine il progetto “Sapremo” acronimo di Salute, protagonisti, emozioni, che ha l’obiettivo di promuovere la salute dei giovani e contrastare il disagio adolescenziale, attraverso iniziative finalizzare all’educazione alla legalità e alla prevenzione dell’uso di sostanze psicoattive e dei comportamenti a rischio.
La Questura di Udine, in collaborazione con il Dipartimento di prevenzione e quello delle dipendenze dell’Azienda sanitaria universitaria integrata e in parternariato con la Danieli di Buttrio e Confindustria Udine, ha studiato questo progetto rivolto agli studenti delle scuole superiori del territorio.
Il fenomeno delle dipendenze patologiche da sostanze legali e illegali – spiegano i promotori – sta rappresentando un disagio sempre più evidente nella popolazione giovanile.
Motivo per il quale risulta fondamentale condividere una rete articolata e coordinata di attori pubblici per contrastarlo. Il progetto prevede tra l’altro incontri di approfondimento con gli insegnanti e altri, con gli studenti, sui temi della responsabilità e legalità e sulle scelte di salute.
La decisione sul nome “Sapremo” è basata su alcune parole chiave: salute, che è il fulcro del progetto, in quanto valore garantito, in primis dalla Costituzione. Protagonisti, termine che richiama il ruolo attivo dei giovani. Emozioni, infine, parola attraverso la quale si vuole porre l’accento sulla più evidente caratteristica del passaggio del ragazzo verso l’età adulta, ovvero la ricerca di un benessere emotivo-psicologico, connesso alla ricerca più ampia della realizzazione del sé.
“Droga, gioco d’azzardo, web sono ormai dipendenze patologiche con cui convivono i nostri giovani e va fatta un’azione forte di prevenzione per sconfiggere questi fenomeni di disagio che purtroppo colpiscono in una condizione di destrutturazione sociale: è importante quindi questa grande alleanza tra Questura, sistema scolastico, Servizio sanitario regionale, istituzioni e partner privati alla base del progetto Sa.Pre.Mo”. Lo ha sottolineato il vicegovernatore con delega alla Salute Riccardo Riccardi intervenendo alla presentazione del progetto, rivolto a 26 classi e oltre 500 ragazzi degli Istituti di istruzione secondaria di II grado della provincia che verranno coinvolti da 8 formatori.
“Saluto con piacere la presenza dei privati – ha aggiunto Riccardi rivolgendosi a Confindustria e Danieli – perché è insieme che possiamo contrastare questi fenomeni preoccupanti molto più presenti nella nostra società rispetto a ciò che pensiamo”.
A ricordare il dato che rende urgente questa alleanza è stato proprio il presidente del gruppo Danieli, Gianpietro Benedetti. “Apprendere che un terzo dei giovani fa uso di sostanze stupefacenti e che vi è il rischio per molti di essi di non potere esprimere la loro vitalità e energia ci ha fatto decidere a fare qualcosa di concreto e a partecipare al progetto: ho avuto la sensazione – ha affermato Benedetti – che ci sia la volontà di fare un lavoro di squadra, che coinvolge la società nelle sue varie articolazioni e responsabilità. Con molti incontri con i giovani da qui a giugno capiremo se il modello è efficacie o se serviranno degli aggiustamenti che apporteremo a settembre”.
Secondo il questore di Udine Claudio Cracovia la situazione del consumo di droga non “è a livelli di guardia ma desta preoccupazione soprattutto nella popolazione più giovane”. Secondo il questore “non basta esercitare opera di repressione, ma occorre incidere sulla domanda, è importante intercettare le ansie, le emozioni e le inquietudini dei ragazzi e proporre modelli positivi e allettanti che non siano quelli dello sballo da droghe e da alcool. Una scommessa – ha detto il questore – che ha bisogno di una risposta corale”.