L’affidamento della gestione e manutenzione della viabilità provinciale alla Regione è frutto della legge di Riforma delle autonomie locali varata alla fine del 2014. Dal luglio del 2016 il trasferimento è divenuto effettivo, ma probabilmente qualcosa nel meccanismo si è inceppato, quanto meno se si parla di manutenzione.
Per il vicepresidente della Provincia di Udine, Franco Mattiussi, è uno dei tanti effetti di una riforma sbagliata: “Non solo i servizi regionali non sono attrezzati per svolgere mansioni operative come quelle richieste invece per la gestione della rete stradale – spiega Mattiussi –, ma molto del personale tecnico provinciale che si occupava di viabilità si è disperso in molti uffici regionali ed anche gli uomini che si occupavano degli interventi non è ben chiaro dove siano finiti tanto che i magazzini provinciali dislocati in vari punti restano desolatamente chiusi. Come se non bastasse, i costi per gli interventi stanno decollando e non andrà meglio neppure quando trasferiranno tutto in capo a Fvg Strade, i cui costi sono molto più alti di quelli contabilizzati dalle Province. Li copriranno con maggiori trasferimenti, salvo dichiarare che come tali non saranno imputabili a una riforma nata decisamente male”.
Interpellata sul problema l’assessore regionale alle Infrastrutture e territorio, Mariagrazia Santoro, ha confermato che se qualche ritardo c’è stato è legato agli appalti siglati prima dell’arrivo di condizioni meteo avverse. Quanto all’affidamento del servizio a Fvg Strade si tratta per l’esponente della Giunta regionale di una opzione verosimile: “Per la società si tratterebbe di ampliare l’attività che già svolge sulla viabilità regionale. Forse costerà un po’ di più, ma credo che alla fine i costi saranno paragonabili a quelli sostenuti dalla Province. Sono convinta che il sistema delle manutenzioni riprenderà presto a pieno ritmo, ma verificheremo se e dove ci sono problemi e li risolveremo”.
Sulle strade provinciali dell’Udinese, secondo i dati inviati dagli uffici regionali sono operative sia le squadre manutentive di cantonieri che operano presso i dieci magazzini stradali dislocati sul territorio, sia le ditte esterne a cui è stato affidato l’appalto per lo sfalcio delle erbe lungo le banchine e fossati stradali a supporto del lavoro fatto in proprio con il personale dipendente.
I cantonieri dell’ambito di Udine operano con dieci trattori dotati di fresa o rayber, a cui si affiancano circa venti operatori dotati di decespugliatore per le rifiniture attorno ai paracarri o guard-rail. In corrispondenza di rotatorie e incroci pericolosi è già stato effettuato un primo sfalcio ed ora si sta completando il secondo. Dalla ricognizione effettuata risultano inoltre, già effettuati sfalci lungo le banchine stradali delle ex strade provinciali per un lunghezza chilometrica di circa, 950 chilometri 1350 presenti nell’ambito territoriale di Udine (con una copertura quindi pari al 70,4%), a cu i sono da aggiungere cica 2.210 metri quadrati di aree verdi sfalciate e relative a pertinenze stradale.
Nel Pordenonese, invece, le attività di sfalcio procedono nelle stesse modalità e termini degli anni scorsi, con il supporto di quattro ditte esterne selezionate con gara e da quattro squadre di operai della Regione. In relazione alle diverse aree di intervento, nei prossimi 10-15 giorni è previsto il completamento dello sfalcio dell’erba lungo la rete stradale ex provinciale.