Uno dei problemi maggiori, ci spiegano da molto tempo, è che in Italia l’evasione fiscale è molto, anzi troppo, alta.
Fintanto che l’economia tirava, in pochi si accorgevano dei furbi. Ora che la crisi sta facendo scricchiolare il sistema, che le casse desolatamente vuote spingono a tagli drastici e a centellinare le poche risorse a disposizione per garantire un minimo decoroso a chi ha davvero necessità, i nervi sono sempre più scoperti. Gli evasori fiscali avranno in futuro spazi di manovra sempre più ridotti, almeno si spera, ma stessa sorte dovrebbe toccare a chi ottiene sconti non dovuti, dichiarando il falso o “dimenticando” qualche dato capace di gonfiare il proprio indicatore economico equivalente (Isee).
Controlli incalzanti
Per questi ultimi la vita, anche nella nostra regione, sembra essersi decisamente complicata: i dati della Guardia di finanza dimostrano che sul fenomeno dei finti poveri l’attenzione è notevolmente cresciuta. Le cifre sono tutt’altro che lusinghiere: nel corso del 2012, nel comparto degli aiuti economici e delle prestazioni sociali agevolate, quali per esempio contributi dei Comuni per gli affitti, per le mense scolastiche, per gli asili nido, le borse di studio, i servizi socio-sanitari domiciliari e le agevolazioni per servizi di pubblica utilità, luce e gas o trasporti, sono stati effettuati 455 controlli, con la scoperta e la denuncia per falso e truffa all’autorità giudiziaria di 57 finti poveri, distribuiti tra Trieste (8 casi), Gorizia (6), Udine (25) e Pordenone (18).
Nel campo dell’autocertificazione del possesso dei requisiti per accedere all’esenzione dal pagamento dei ticket sulle prestazioni sanitarie, sono state inoltre accertate 212 false dichiarazioni (a fronte delle nove scoperte nel 2011) con la denuncia di altrettante persone alle autorità competenti (10 a Trieste, 25 a Gorizia, 137 a Udine e 40 a Pordenone).
Cifre da incubo
Per quanto concerne l’anno che sta per concludersi, i dati disponibili arrivano fino a maggio, ma sono tutt’altro che incoraggianti. I 107 controlli effettuati da gennaio a maggio, hanno portato alla scoperta e conseguente denuncia per falso e truffa, di 62 finti poveri, mentre si stima che l’importo dei benefici illecitamente ottenuti ammonti a circa 88 mila euro.
A dir poco incredibile il dato se si passa alle richieste di esenzione del ticket. Ebbene, su 56 controlli eseguiti nei primi cinque mesi dell’anno, gli uomini della Guardia di finanza hanno accertato 55 false dichiarazioni (48 a Udine 4 a Pordenone e 3 a Gorizia), facendo segnare, in pratica, un en plein decisamente sconfortante.
Attendiamo di conoscere i dati definitivi per l’anno in corso, ma è del tutto evidente che la maggiore collaborazione degli enti erogatori, banche dati sempre più complete e la forte attenzione di chi deve controllare, spingeranno in futuro chi dichiarava a cuor leggero dati falsi o incompleti a prestare maggiore attenzione.