Il friulano, a scuola, piace. Le adesioni al servizio scolastico nella provincia di Udine si attesta al 71%, secondo i dati dell’Ufficio scolastico regionale
“Adesioni che “tengono” rispetto all’anno scolastico 2012/2013 – commenta il presidente della Provincia di Udine Pietro Fontanini relativamente alle adesioni delle famiglie all’insegnamento del friulano nelle materne, nelle primarie e nelle secondarie di primo grado -”.
In alcune realtà, come Arta e Paularo, le richieste arrivano al 100% in tutti i tre gradi d’istruzione, ma anche i riscontri positivi con punte del 90% in diversi Comuni della provincia.
“La volontà popolare espressa anche quest’anno è lampante e conferma come l’insegnamento del friulano a scuola sia fortemente voluto dalle famiglie. Alle scuole, il compito di organizzarsi per soddisfare questa richiesta – continua Fontanini -. Questi dati ci diconoche l’insegnamento del friulano a scuola è un’opportunità nonché un diritto sancito dalla legge che le famiglie intendono cogliere e auspicano veder rispettato. Un messaggio inequivocabile per i detrattori della marilenghe ovvero chi ritiene che le ore di friulano a scuola siano tempo perso e soldi buttati via. Mi auguro – aggiunge Fontanini – che compatibilmente con le risorse a disposizione per la marilenghe, i dirigenti scolastici e i docenti alle prese, in questi giorni, con l’inizio delle lezioni abbiano tenuto conto della volontà espressa dai genitori e ne diano attuazione”. Per quanto riguarda le azioni della Provincia, l’ente è intenzionato ad ampliare, coinvolgendo un maggior numero di studenti, il progetto Clil (Content and Language Integrated Learning), iniziativa attuata in alcune scuole superiori friulane dove la marilenghe, in taluni casi integrata con interventi in lingue straniere già presenti nel curriculo scolastico (tedesco o inglese) è stata utilizzate quale lingua veicolari per l’insegnamento di alcune materie di studio (informatica, scienze, storia ma anche sistemi elettrici e letteratura greca)”. Fontanini ricorda poi che l’avvio dell’insegnamento della marilenghe ai piccoli degli asili e ai bambini delle elementari ha aperto anche nuove prospettive occupazionali, seppure precarie: ben 700 sono stati, infatti, gli insegnanti che si sono proposti. La marilenghe, dunque, può portare anche nuove opportunità economiche.
Piace il friulano a scuola
Il 71% delle famiglie ha aderito al servizio nelle materne, nelle primarie e nelle secondarie di primo grado
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