“Siamo alla frutta, ci troviamo ancora una volta davanti all’ennesima presa in giro, un Dipartimento sordo e miope, ci sentiamo abbandonati sul territorio, anche dalla politica locale che nel periodo di elezioni avanza proposte e dimostra interesse per la Sicurezza ma alla fine nulla fa. Io e tutto il personale della Questura di Pordenone della FSP e delle varie Specialità della Polizia di Stato siamo delusi e scoraggiati, per questo disinteressamento sulla questione numerica del personale in provincia. Siamo fieri della nostra dignità e certi solo della nostra professionalità che quotidianamente mettiamo a disposizione dei cittadini per garantire a loro Sicurezza”.
Queste le dure parole del Segretario Generale Provinciale di Pordenone Raffaele Padrone all’indomani dell’arrivo della circolare ministeriale che riporta i movimenti di 1.730 poliziotti per fine mese, del ruolo degli Agenti e Assistenti su tutto il territorio nazionale dalla quale si evince che a Pordenone solamente 4 sono stati assegnati nei vari uffici della provincia cosi distribuiti uno alla Polizia Postale, due alla Questura di Pordenone e due alla Sezione della Polizia Stradale di cui uno, tolto dalla sottosezione di Spilimbergo. Esternare numeri non è nel mio stile – aggiunge il Segretario- ma oggi corre l’obbligo di denunciare e soprattutto di ricordare all’Amministrazione, che orgogliosamente vanta, l’arrivo in città in questi ultimi due anni di 25 Agenti i quali però facevano parte di un vecchio piano triennale, e nulla è stato “regalato e soprattutto aggiunto”; oggi la nostra Amministrazione più che mai deve capire che gli arrivi dei neo assegnati – i quali ricoprono un ruolo esecutivo di primaria importanza – non sono sufficienti a coprire la grave carenza di personale che rischia il doppio impiego in una stessa giornata logorati dai continui servizi – triplicati negli anni per esigenze di ordine pubblico a cui si è aggiunto l’emergenza sanitaria mondiale, dopo il flusso di stranieri in arrivo dalla rotta Balcanica, noi abbiamo – continua la nota della Fsp Polizia di Stato – i numeri di un Commissariato di una grande città. Senza contare i 10 che sono andati in pensione nel 2020 nel 2021 – continua Padrone – saranno 16 i colleghi che lasceranno il servizio, e 20 più o meno il numero di quelli che lo faranno nel 2022, stando alle proiezioni della FSP guardando oltre ed arrivare al 2025 potenzialmente saranno oltre 80 quelli che per raggiunti limiti di età andranno in pensione, sarà allora che la Questura di Pordenone non potrà più mantenere le articolazioni di una Questura e sarà declassata in funzione proprio del rosicato numero di poliziotti. Ci troviamo in grave difficoltà – conclude Padrone – ce la necessità che il Dipartimento riveda al più presto la pianta organica del personale di questa Provincia ferma al 1989 e che prenda seri provvedimenti anche perché come ricordava il sottosegretario Prefetto Gabrielli, già Capo della Polizia, intervenuto unitamente al neo Capo della Polizia il Prefetto Lamberto Giannini e al suo Vicario Prefetto Luisa Pellizzari al terzo Congresso della FSP svoltosi a Pomezia nei giorni scorsi, sono oltre 5mila all’anno gli agenti che cessano servizio e saranno oltre 30.000 nei prossimi cinque anni, pertanto – conclude Padrone –considerato che nel massimo delle assunzioni si aggiungono 2mila nuove unità all’anno i numeri non tornano”.