Sulla celebrazione del 161° Anniversario della Fondazione della Polizia di Stato in programma a Roma il 16 maggio e, a Pordenone, sabato 18 , interviene il Segretario Generale Regionale dell’Ugl Polizia per il FVG Raffaele Padrone che non risparmia di criticare ironicamente la direttiva fatta pervenire ai Questori d’Italia alcuni giorni fa.
“La circolare inviata dal Dipartimento della Pubblica Sicurezza – scrive Padrone – ricorda ai Questori che in relazione alle note esigenze di contenimento della spesa pubblica il Dipartimento della Pubblica Sicurezza, in accordo con il Capo dello Stato e il Presidente del Consiglio dei Ministri, dispone la ridefinizione delle modalità di celebrazione degli anniversari delle singole Forze armate tra cui la celebrazione della Festa della Polizia”.
“Ma di quale Festa parlano? – si chiede il sindacalista dell’Ugl –. Sono anni che uomini e donne della Polizia di Stato non festeggiano più! Ormai, – dice – sono lontani ricordi quelli in cui i colleghi, con le loro famiglie, tutti insieme tra la gente, potevano festeggiare in un giorno ‘festivo’, portando i loro bambini a ‘scorazzare’ tra i mezzi (bianchi e blu) a disposizione dei loro papà o delle loro mamme, e magari, perché negarlo, a mangiare una fetta di quella torta, a più strati, che ogni anno riportava il numero dell’Anniversario”.
“Forse – ironizza Padrone – si sono resi conto che da anni alle cerimonie vi possono partecipare solo i Vip, amministratori locali o politici, a quali fondamentalmente i nostri problemi poco interessano che però applaudono quando negli interventi dei Questori, si ricordano i dati relativi all’andamento e all’attività di prevenzione nella provincia”.
“Ma quest’anno sarà diverso, perché, oltre a toglierci le iniziative di prossimità, le cerimonie si svolgeranno all’interno di ogni Questura, senza invitati e senza discorsi, ma con la sola deposizione delle corone ai Caduti della Polizia di Stato, che ogni anno purtroppo aumentano, i quali con onore hanno dato la vita per lo Stato e per difendere i diritti dei cittadini”.
“Ecco perché a mio avviso e per quanto mi riguarda – conclude il sindacalista dell’Ugl Polizia – non c’è niente da festeggiare, anzi, io la chiamerei semplicemente ‘La giornata dei ricordi’”.
15 maggio 2013