Il Comune di Pordenone ha deliberato l’assegnazione di un Birò, l’auto elettrica, in uso alla Polizia pordenonese. E’ il risultato che va ricondotto nell’ambito del costante impegno a tutela del personale della Polizia di Stato la Segreteria dell’Ugl Polizia di Pordenone su iniziativa del Segretario Generale Provinciale di Pordenone Raffaele Padrone e la stretta collaborazione degli assessori alla Sicurezza Flavio Moro e alla Mobilità, Nicola Conficoni, oltre all’interessamento della consigliera regionale e comunale della Lega Nord Mara Piccin.
E’ un atto che comporterà, terminato l’iter burocratico tra Enti, la donazione al poliziotto di Quartiere della Polizia di Stato della Questura di Pordenone, di uno speciale e particolare mezzo per il servizio in città, il Birò. Il quale avrà le medesime colorazioni di una vera “volante” ma non sarà sostitutivo del servizio reso da quest’ultima.
“Avere un mezzo di locomozione permetterà al poliziotto di Quartiere di essere più veloce nei suoi spostamenti e magari perché no, ripararsi dalle intemperie – ha dichiarato il sindacalista dell’Ugl Polizia – darà ai cittadini la possibilità di localizzare lungo le vie della città la presenza della Polizia di Stato, e di sentirla più vicina alle loro necessità, ma non solo, servirà a garantirne la presenza in quei quartieri dove i residenti da qualche tempo, lamentano la mancanza del loro poliziotto”.
“E’ doveroso innanzitutto un ringraziamento al Questore di Pordenone Sergio Cianchi. Questo è un esempio di buona amministrazione politica – commenta Mara Piccin – che non guarda il colore ma che vede tutti assieme lavorare per la realizzazione di un progetto utile ai cittadini. Questo primo risultato vede Pordenone primeggiare in ambito non solo regionale ma anche nazionale “.
“Auspico – conclude Padrone dell’Ugl Polizia – che questa iniziativa sia presa in considerazione e vagliata dal Dipartimento della Pubblica Sicurezza, al fine di fornire tutte le Questure del territorio Nazionale dello stesso mezzo per dare dignità e professionalità ad un servizio importantissimo come quello svolto dal Poliziotto di Quartiere”.
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ATTACCO A SANREMO
Intanto, il sindacalista si scaglia contro il Festival di Sanremo, causa i costi del programma e i compensi ai conduttori in tempi di spending review. “Tutto questo è assurdo – afferma Raffaele Padrone, Segretario Generale Provinciale dell’Ugl Polizia – mentre si continua a tagliare sulla sicurezza a favore di una la criminalità che ha subito una impennata del 21%”.
Era il febbraio del 2011 , quando il sindacalista pordenonese unitamente ad una trentina di colleghi delle Segreterie Ugl Polizia di Piemonte e Liguria, con bandiere e sagome di cartone, che riproducevano le volanti della Polizia, intraprese, davanti al Teatro Ariston di Sanremo una eclatante manifestazione, per rivendicare le circa 3000 ore prestate in straordinario e non retribuite dal personale della Polizia di Stato negli anni 2009 e 2010 proprio per garantire la sicurezza della Kermesse.
“Mi auguro – incalza il sindacalista – che quest’anno le cose non si debbano ripetere, perché ‘Chi lavora deve essere pagato’, la manifestazione è terminata ma noi dell’Ugl Polizia non abbassiamo certo la guardia, perché il tempo delle proteste non ha fine”, conclude Padrone.
18 febbraio 2013