Dopo la conclusione delle indagini sul crack della Popolare di Vicenza, che vedono iscritte nel registro sette persone, ecco il commento di Barbara Puschiasis, presidente di Federconsumatori Fvg. “Finalmente la Procura ha notificato quelli che confidiamo siano solo i primi rinvii a giudizio per sette indagati, tra cui Zonin, Sorato, Giustini, Piazzetta, Zigliotto, Pellegrini, Marin e la stessa banca. Le accuse sono di aggiotaggio e ostacolo alla vigilanza. Due reati gravissimi che svelano le falsità commesse per rappresentare una situazione di solidità economica ai risparmiatori diversa da quella crisi che invece i due istituti stavano affrontando”, continua Puschiasis.
“Le attività di indagine hanno confermato tutto quanto da noi sostenuto fin dall’origine. Non si può, però, nascondere come, nonostante l’individuazione di gravi responsabilità penali che hanno determinato a migliaia di ignari risparmiatori danni inestimabili alla loro vita, la Procura non abbia trovato in una fase preliminare il coraggio di procedere con sequestri volti a conservare i patrimoni degli indagati a garanzia dei futuri risarcimenti”.
“Resteranno, dunque, le briciole per i risparmiatori o forse nemmeno quelle visto che gli indagati di certo non sono rimasti con i loro beni in mano ad attendere l’esito delle indagini, Poi, anche la banca ora è in liquidazione, con tutti i dubbi sulla capacità di far fronte almeno in parte ai debiti in essere. Quindi, non ci fermeremo fino a che non verranno rinvenute le somme per poter ristorare le vittime ignare di questo scandalo finanziario dalle dimensioni colossali. Federconsumatori ha presentato una proposta alle Istituzioni. Occorre solo la volontà di realizzarla perché i soldi era stati stanziati dalle due banche per ristorare gli azionisti vittime di misselling”, conclude Puschiasis.