Oggi, il venerdì nero dello sciopero generale in tutta Italia, è Pordenone il cuore pulsante della protesta in regione. Ad accompagnare i lavoratori e gli operai, che in questi mesi si stanno battendo per difendere il proprio lavoro e le aziende, una pioggia battente che, ovviamente, non ha scoraggiato la gente.
Sul clima già teso e difficile che ha preceduto lo sciopero, ieri si è abbattuta l’ennesima batosta.
Ieri, infatti, i dipendenti dello stabilimento Electrolux di Porcia hanno appreso, da fonte sindacale, delle intenzioni della multinazionale di procedere con il trasferimento progressivo delle produzioni dall’Italia ad altri Paesi con un costo del lavoro più basso.
Le assemblee hanno avuto partecipazioni da record, anche tra gli impiegati, non hanno per ora deciso ulteriori forme di protesta immediata, dal momento che per oggi era già in programma lo sciopero di otto ore, con manifestazione proprio a Pordenone.
Corteo sotto la pioggia
«Per noi il tempo dell’attesa è finito. Vogliamo risposte per uscire dalla crisi, da subito». Questo l’appello che Cgil, Cisl e Uil lanciano alla Giunta regionale nel giorno dello sciopero generale, queste le parole con cui il segretario della Cisl Fvg Giovanni Fania, a nome dei tre sindacati confederali, ha concluso il suo intervento dal palco di piazza XX Settembre, a Pordenone.
Imponente, viste anche le avverse condizioni del tempo, la partecipazione ai cortei. Diecimila, secondo le stime dei sindacati, le persone che hanno sfilato dietro ai lavoratori della Electrolux, della Ideal Standard, le due fabbriche simbolo della crisi in regione, e di tante altre aziende di tutta la regione.
Autorità accanto ai lavoratori
In mezzo a loro anche un lungo elenco di rappresentanti delle istituzioni, della politica, della società civile. Tra loro il vescovo Giuseppe Pellegrini, la presidente della Regione Debora Serracchiani, il vescovo il sindaco di Pordenone Claudio Pedrotti, che ha ancheb preso parte al comizio, quello di Udine Furio Honsell, il presidente della Provincia Alessandro Ciriani, il sindaco di Zoppola Francesca Papais, ancora una volta a fianco dei 450 lavoratori della Ideal Standard.
Sul palco, con Fania e i leader regionali di Cgil e Uil Franco Belci e Giacinto Menis, anche Elena Lattuada, responsabile delle politiche industriali nella segreteria nazionale Cgil, che nel suo intervento conclusivo ha ricordato le ragioni nazionali della mobilitazione, proclamata per chiedere una legge di stabilità più incisiva nella riduzione del cuneo fiscale. Ma in primo piano resta la grande crisi del manifatturiero regionale, contro la quale Cgil, Cisl e Uil rivendicano immediate: « «Apprezziamo – queste ancora le parole di Fania – che la Regione sia presente ai tavoli di crisi, ma questa presenza, da sola, oggi non basta più. Siamo stufi di rincorrere le crisi, di passare di vertenza in vertenza a registrare chiusure, esuberi, fallimenti. Servono delle risposte immediate per le crisi in atto, con la consapevolezza che la nostra economia non può fare a meno del settore manifatturiero e campare solo di turismo e terziario. Bene quindi la gestione dell’emergenza, ma i provvedimenti tampone non bastano: servono anche interventi di sistema, politiche industriali che sappiano sostenere sviluppo ed occupazione, che mantengano e consolidino quanto di buono esiste e che facciano partire le politiche attive, quale mezzo reale per riconvertire aree ed aziende decotte».
Difesa dell’occupazione, welfare, il rilancio delle infrastrutture e della logistica, abbattimento del costo dell’energia, riforma della macchina amministrativa della Regione e degli enti locali, fiscalità di vantaggio. Questi i grandi temi che Cgil, Cisl e Uil chiedono di mettere sul tavolo, «non solo per gestire l’emergenza – questo la richiesta di Fania, Belci e Menis – ma anche per costruire interventi di prospettiva, facendo leva su un’autonomia speciale che va tradotta nel coraggio delle riforme, a cominciare da quelle istituzionali, e nell’impegno a innovare e rafforzare i meccanismi della solidarietà e della coesione sociale».
Solidarietà all’Ascom Confcommercio Pordenone
A seguito dello sciopero generale di 8 ore previsto per venerdì 15 Novembre per le grandi vertenze legate a Elettrolux e Ideal Standard, Pierluigi Ascani, Presidente di Format Research, anche a nome dei collaboratori e dei ricercatori dell’Istituto, che vanta una sede a Pordenone, esprime ai vertici di Ascom Confcommercio Pordenone, solidarietà e apprezzamento per l’iniziativa di lotta per la salvaguardia dell’occupazione che prevede la serrata delle attività e lo spegnimento delle luci durante il corteo di oggi pomeriggio. “Non è facile assumere decisioni così rilevanti, specie in un periodo di crisi così dura per tutti – ha dichiarato Pierluigi Ascani – ma sono anche queste iniziative che, ancor di più, ci rendono orgogliosi ed onorati di essere soci di Confcommercio Pordenone”.