Nella montagna pordenonese sempre più dimenticata, i disservizi (anche comici) sono all’ordine del giorno. Un esempio, banale ma significativo, lo porta l’ex sindaco Giovanni De Lorenzi, residente a Erto e Casso.
“Mio figlio – racconta – qualche giorno fa è stato multato da una pattuglia della Polizia stradale per non avere esposto il certificato di assicurazione dell’auto, scaduto il 19 agosto. Il rinnovo è stato fatto il 18 e la compagnia, lo stesso giorno, ha inviato al nostro indirizzo i relativi documenti, come confermato da una successiva telefonata. Quindi mi reco in posta per pagare la sanzione rilevata: 66 euro, con la riduzione del 30% per aver saldato entro i cinque giorni (formula che il ‘Governo Letta’ ha messo in atto per fare cassa). Manco a farlo apposta, alle 13.50, arriva a casa mia il portalettere. Anzi, due. Tra la posta ordinaria, che non veniva consegnata da due settimane, troviamo la busta contenente la documentazione dell’assicurazione rinnovata, per la cui mancata esposizione abbiamo subito la sanzione, e una busta contenente la fattura per la fornitura dell’energia elettrica, il cui pagamento scadeva il 29 agosto, spedita dall’ Enel il 14 agosto. Scherzi del destino”.
Pochi mezzi e inutilizzabili
“I due portaletetre, incolpevoli, mi riferiscono che la posta ordinaria non viene consegnata da due settimane, perché le disposizioni derivanti dalla spending review montiana consentono la distribuzione della corrispondenza solo al conseguimento di un determinato quintalaggio (così in aree a bassa densità demografica occorrono settimane). Inoltre non possono disporre di una seconda autovettura perché, nel frattempo, una si è rotta e una seconda è rimasta a valle del Varma (a Barcis) per l’esondazione quotidiana. Mi hanno fatto tenerezza mentre allargavano le braccia disarmati anche della loro stessa volontà. Così, con un Governo nazionale che annuncia quotidianamente la riscossa del Paese e alimenta la speranza di un cambiamento epocale, l’Italia sta sprofondando”, conclude amaro De Lorenzi.