La povertà è presente a Udine ed è trasversale. Basta analizzare i dati dell’attività di Udinaiuta che, in questo momento, supporta una quarantina di nuclei familiari, per un totale di 150 persone. La Onlus ha sede nel capoluogo friulano, in viale Ungheria 44, ma anche in via Zilli 53, dove è attivo un centro per le famiglie. Ogni quarto mercoledì del mese c’è lo smistamento di generi alimentari e di abbigliamento, mentre il giorno successivo si procede alla somministrazione dei beni, cinque chili pro-capite di materiale.
Tutto questo grazie alla generosità di privati e aziende e alla collaborazione del Banco alimentare in base al progetto Agea. “Arriviamo dove il pubblico non arriva o arriva più lentamente”, spiega il presidente Marco Santuari. “Ovviamente effettuiamo verifiche sulle persone che si presentano a noi. Si tratta per un 50 per cento di italiani, mentre l’altra metà sono stranieri, con una leggera prevalenza di donne. Segnaliamo che un terzo delle persone assistite sono minorenni e una decina ultrasessantenni”.
Udinaiuta tiene conto della soglia di povertà, considerando i valori Isee che si attestano a quota 6mila euro. Con le ultime indicazioni, l’asticella è stata portata a 9mila euro. Le persone che accedono a questo tipo di aiuto sono famiglie dove il capofamiglia ha perso il lavoro o in una situazione di monoreddito con più figli.