I Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando provinciale di Pordenone stanno eseguendo dall’alba quattro ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di cittadini romeni e albanesi che avevano creato un gruppo criminale che aveva messo a segno una lunga serie di furti in aziende e cantieri edili del Friuli Occidentale.
In manette sono finiti Cristian Alexandru Cimpoiesu, romeno di 30 anni, Ermir Shtjefni (33) e Elbarin Shtjefni (31), entrambi albanesi, e Alexandru Constantin Radu, romeno (26). Il primo è residente a Zoppola (Pordenone) e gli altri tre nel capoluogo. Sono tutti pregiudicati per vari reati, in particolare contro la persona e il patrimonio.
I quattro sarebbero responsabili, a vario titolo e in concorso tra loro, di almeno sette furti in aziende della provincia, tra Sesto al Reghena, San Giorgio della Richinvelda, Aviano, San Quirino e Maniago, con refurtiva nell’ordine di decine di migliaia di euro, quasi tutta sotto forma di rame e materiale elettrico. La banda operava con furgoni presi a noleggio a Fiume Veneto, Oderzo e Conegliano Veneto (Treviso) e si spostava continuamente nel territorio provinciale, trasportando merce di dubbia provenienza.
Sono state inoltre denunciate in stato di libertà altre quattro persone, tre romeni e un italiano, residenti nel pordenonese e nel trevigiano, che hanno preso parte all’attività illecita in maniera meno diretta, collaborando ai furti, procedendo alla “lavorazione” dei prodotti rubati – il trattamento dei cavi elettrici, per la separazione del rame dalla guaina di protezione – o ricettando il materiale.