Presa la banda specializzata nei colpi ai depositi di capi di alta moda. I Carabinieri hanno arrestato nove cittadini rumeni per associazione a delinquere: sono ritenuti responsabili di almeno undici assalti, compiuti utilizzando tecniche paramilitari.
Le indagini, coordinate dagli uomini dell’Arma del Comando provinciale di Monza, erano iniziate in Friuli dopo il colpo messo a segno, lo scorso novembre, ai danni della Mabi di San Daniele, dove era stata rubata merce per un valore di oltre 350mila euro, a cui si erano aggiunti danni strutturali per 20mila euro.
La stessa ditta era finita nuovamente nel mirino dei ladri a metà dicembre ma, in quel caso, l’allarme aveva fatto desistere i ladri.
Dalle verifiche effettuate analizzando le immagini riprese dai sistemi di videosorveglianza è stato possibile rilevare come i malviventi avessero raggiunto la sede della società con veicoli rubati nel corso delle ore precedenti nei comuni di San Daniele, Dignano, Sesto al Reghena e San Vito al Tagliamento.
Gli arresti sono scattati all’alba di oggi in Brianza e nelle province di Milano, Lecco, Bergamo e Piacenza, in esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip di Monza.
La banda, con base a Paderno Dugnano, nel Milanese, agiva sempre con lo stesso modus operandi, ovvero rubando auto per usarle come ariete e incendiando pneumatici lungo le vie di accesso alle aziende per ostacolare l’arrivo delle forze dell’ordine.
Secondo le accuse, i colpi – commessi nell’arco di soli tre mesi in tutto il Nord Italia – avrebbero fruttato un milione di euro di merce, tra abbigliamento e accessori delle più note griffe. Inoltre, sono stati rubati complessivamente 75 mezzi tra le province di Pordenone, Udine, Milano, Bologna, Firenze, Pisa e Arezzo.