Sarà completato entro luglio il nuovo ponte sul torrente Torre tra Chiopris Viscone e Nogaredo al Torre, opera che rientra nei lavori di riqualificazione della “Palmarina” (strada provinciale 50), arteria che dal distretto della Sedia porta al casello di Palmanova.
I lavori, che vedono impegnati, oltre al personale dell’impresa esecutrice Icop di Basiliano, anche le maestranze del Commissario Delegato per l’emergenza alla mobilità riguardante la A4 e il raccordo Villesse – Gorizia e i tecnici della Concessionaria Autovie Venete, sono iniziati nell’agosto 2017 e si concluderanno secondo il cronoprogramma stilato.
Il manufatto, lungo 665 metri, verrà realizzato con una struttura reticolare metallica che contribuirà ad esaltarne la trasparenza e con una soletta in cemento armato. La piattaforma stradale sarà larga 10,50 metri e sarà corredata da un lato da un marciapiede di 1,45 metri e dall’altro da una pista ciclabile di 2,85 metri. La larghezza complessiva dell’impalcato, che poggerà su 14 pile e due spalle, sarà di 15,80 metri. La nuova costruzione sostituirà l’attuale ponte sul Torre – il quale a sua volta verrà demolito alla conclusione dei lavori, senza interrompere così la viabilità – ormai inadatto a sostenere il traffico automobilistico e in particolare il passaggio dei mezzi pesanti e dei trasporti di tipo eccezionale, visto che la sezione trasversale del manufatto è molto stretta e la stessa opera, ormai datata, è in fase di degrado.
Il viadotto rappresenta solo una parte del primo lotto della riqualificazione della strada provinciale 50 (due chilometri circa di lunghezza), il cui investimento complessivo è di 32 milioni di euro, totalmente finanziati dalla Regione.
L’intervento prevede, infatti, anche l’allargamento – dagli attuali 7 metri ai 9,50 metri – della sede stradale della ex provinciale 50 nel tratto compreso tra via Remis, in comune di San Vito al Torre, e la ex provinciale 2; la realizzazione di una controstrada a servizio dell’adiacente zona industriale di Nogaredo al Torre in affiancamento alla viabilità principale; l’esecuzione di tre nuove rotatorie di raccordo con la viabilità esistente in sostituzione degli incroci attualmente presenti; e la costruzione di una pista ciclopedonale lungo tutto l’intervento larga circa 2,5 metri, opera quest’ultima strategica, perché, quando verranno completati anche il secondo e terzo lotto, collegherà il percorso della Alpe Adria con l’infrastruttura del cividalese.
Si provvederà, inoltre, a razionalizzare la posizione delle attuali fermate del trasporto pubblico locale che verranno posizionate in corrispondenza della pista ciclabile e collegate tra loro da un nuovo attraversamento pedonale illuminato che contribuirà a rendere più sicura la mobilità lenta della zona. Il progetto contiene poi tutta una serie di opere di mitigazione ambientale, quali siepi, cespugli e alberi, due impianti di depurazione delle acque di piattaforma stradale e circa 300 metri quadri di barriere fonoassorbenti.
Complessivamente si tratta di un intervento impegnativo, nonostante il breve tratto interessato, in quanto eseguito per più di un terzo del suo sviluppo nel tratto di area golenale del Torrente Torre soggetto a piene improvvise e per la presenza di numerose interferenze (spostamento e ricollocazione fibre ottiche, linee telefoniche, linee elettriche, deviazioni e realizzazione nuovo acquedotto Cafc Spa sul ponte).