Tre auto posizionate di traverso, in una strada privata. È l’atto dimostrativo attuato questa mattina da alcuni residenti di Savorgnano al Torre, frazione di Povoletto (Udine) che da settimane protestano contro l’installazione di un’antenna telefonica e ne chiedono lo spostamento in una zona più lontana dalle case.
È successo intorno alle otto del mattino quando sul posto era previsto l’arrivo dei camion per installare l’impianto. Le auto sono state poi spostate e i lavori sono iniziati regolarmente mentre una decina di residenti si sono fermati in zona ad assistere alle operazioni in segno di protesta. Sul posto per verificare la situazione sono intervenuti Polizia e Carabinieri.
Il caso – Savorgnano al torre. E’ muro contro muro tra il Comitato per la tutela ed evoluzione del territorio di Savorgnano del Torre e l’amministrazione comunale, dopo il via libera alla costruzione, già iniziata, di un’antenna di telefonia mobile della Vodafone nella frazione di Povoletto.
“Appena avuta notizia dell’installazione del traliccio di trenta metri a poca distanza dalle abitazioni, in un terreno privato – spiega Stefano Moretti, portavoce del comitato – abbiamo subito presentato ricorso al Tar e poi, visto che il cantiere era stato aperto, la richiesta di sospensiva.
L’antenna si poteva realizzare tranquillamente su un terreno di proprietà pubblica adiacente al cimitero, come dimostra lo studio alternativo effettuato dal comitato, ma i nostri appelli al Comune affinché disponga la sospensione in autotutela dell’autorizzazione sono rimasti inascoltati e a parte le dichiarazioni di disponibilità ricevute non ci sono stati passi concreti”.
Ora tutti gli sguardi sono rivolti a Trieste, sede del Tar, ma nel frattempo il cantiere è stato oggetto di atti vandalici (dai quali il comitato ha subito preso le distanze) e la tensione pare destinata a salire.