Cominceranno domani mattina, mercoledì 13 aprile, alle 8 le operazioni di rimozione del camion gru che si è ribaltato lunedì a Pordenone, in via Planton, dove stava operando su un cantiere in fase di chiusura per lo smontaggio di una gru edile, alta 30 metri, impiegata nella realizzazione di una palazzina residenziale.
Il mezzo era in uso all’azienda udinese Sfedil, preso a noleggio dalla veneta Carpin. Il braccio in acciaio è crollato tra due case, facendo cadere parte della gru sul tetto di un’abitazione e sulla recinzione esterna di un’altra, provocando molti danni ma, fortunatamente, senza causare feriti, neanche tra gli operai che stavano manovrando il mezzo pesante.
Nella giornata di ieri i Vigili del Fuoco di Pordenone hanno tolto il contrappeso e altre parti pericolose e la strada è stata completamente interdetta al traffico.
Il cantiere e i mezzi sono stati posti sotto sequestro e la Procura di Pordenone, che ha affidato una perizia a un consulente già effettuata, ha aperto un indagine contro ignoti per crollo colposo, prima di dare il via libera all’operazione.
L’attività si preannuncia complicata e, probabilmente, servirà un’intera giornata di lavoro se non di più per ripristinare la situazione. A occuparsene sarà una ditta specializzata, che si avvarrà del supporto dei pompieri.
Il braccio meccanico crollato, lungo oltre 40 metri, andrà sollevato senza causare altri danni, ma la vicinanza delle case rende tutto molto complesso. Anche le famiglie residenti nella due villette coinvolte attendono con ansia l’esito delle operazioni, dopo il grande spavento provato in occasione del crollo.