Non c’è pace per 16 allevatori friulani che, dopo 17 anni, non sanno ancora quanto dovranno pagare per il prelievo supplementare delle quote latte 2004-2005. L’Agenzia per le erogazioni in agricoltura, infatti, persiste nell’errore e sbaglia per la seconda volta il calcolo della somma dovuta. E’ quanto emerge dalle sentenze con le quali il Tar del Friuli-Venezia Giulia ha annullato la richiesta di pagamento ai 16 allevatori, assistiti dagli avvocati Catia Salvalaggio di Treviso e Cesare Tapparo di Udine.
Nel 2020, il Consiglio di Stato impose all’Agea di ricalcolare le somme dovute dai produttori di latte perché nel fare i conti aveva utilizzato criteri non conformi al diritto comunitario. Due anni dopo, l’Agenzia presenta loro una nuova richiesta di pagamento da un milione e 742mila euro complessivi, ma per gli allevatori c’è qualcosa che non va e ricorrono al Tar regionale, che dà loro ragione. Per il giudice amministrativo anche questa volta sono stati utilizzati criteri non conformi ai dettami europei. L’Agea ora dovrà rifare i calcoli per la terza volta.