Il consultorio familiare pubblico di via San Valentino a Udine della Aas 4 Friuli Centrale, nel 2015 ha registrato 4.428 accessi, affrontando una pluralità di domande che arrivano da un’utenza assai diversificata: dagli adolescenti-giovani che, all’uscita di scuola, fanno un salto allo ‘Spazio giovani’ per informazioni sanitarie e sulla contraccezione grazie al fatto che al Consultorio si accede direttamente anche senza genitori alle coppie in difficoltà fino alle mamme in attesa e a quelle che devono gestire i primi 40 giorni dei neonati.
Conflitti in famiglia
Attivo dal 1975, tra le esigenze ‘nuove’ alle quali ha dovuto far fronte in maniera crescente in questi ultimi anni “vi è la conflittualità all’interno delle coppie, che sta aumentando in maniera esponenziale”, racconta il responsabile dell’area Materno-infantile, Roberto Calvani, che è anche presidente regionale dell’Ordine degli psicologi. “Arrivano da noi da soli o su indicazione dei Tribunali e dei Tribunali dei minori quando di mezzo ci sono i figli – prosegue – e il Consultorio si deve far carico, in sostanza, degli adulti e dei minori”. In diversi casi, infatti, “dobbiamo farci carico di un sostegno alla genitorialità e nei casi in cui i figli vengono tolti alla famiglia occorre lavorare su due fronti”. Le conflittualità sono trasversali, interessano cioè le famiglie immigrate e quelle locali. Ulteriore tema di tendenza riguarda le famiglie ‘ricomposte’, che figurano sempre più frequentemente utenti del Consultorio. “In questi casi – continua Calvani – la questione all’ordine del giorno è la gestione dei figli, specie quelli in età adolescenziale, ma anche le relazioni nei casi delle adozioni, che a Udine si mantengono in numero costante, anche se purtroppo i tempi per la loro realizzazione sono dilatati per mancanza di personale”.
Neo mamme
Gettonatissimi sono i servizi per le mamme in attesa e per i primi mesi di vita del bimbo. Nell’ultimo anno, per esempio, sono state 208 le donne che hanno frequentato uno dei 17 corsi preparto e gli accessi all’ambulatorio ‘puerperio’ sono stati 2.022. “A seguito della dimissione sempre più veloce dall’ospedale dopo il parto – precisa il responsabile -, la donna ha bisogno di trovare un sostegno per l’allattamento, la gestione del neonato e per altre questioni inerenti la vita di mamma e bambino fino a 40 giorni dalla nascita. È un servizio che è stato attivato da due anni ed è molto gradito”. Del pari il corso denominato ‘coccole e carezze’, attivato a Zugliano. In quattro incontri si insegnano le tecniche di massaggio per i bimbi dai 2 ai 6 mesi e vi possono partecipare entrambi i genitori.
Sesso nel week end
Le consulenze per le contraccezioni sono state per 1.795 donne, di cui 600 straniere. Il Consultorio è stato il primo approdo per 110 interruzioni volontarie di gravidanza. Due i casi tra le minorenni. “Al Consultorio è attivo anche il servizio di contraccezione d’emergenza, cioè quello per la pillola del giorno dopo – precisa Calvani -. Il lunedì arrivano diverse ragazze, anche quindicenni, non di rado accompagnate dal ragazzo. In questi casi, non ci si limita all’erogazione di un servizio, ma con l’aiuto di ostetrica e psicologo si interviene per evitare le recidive. Che non si pensi, cioè, di poter vivere il week end liberamente e poi passare il lunedì in Consultorio per un intervento d’urgenza”.
Lo “Spazio giovani”, comunque, è piuttosto conosciuto tra gli aventi diritto all’accesso (14-21 anni) e nel 2015 si sono presentati in 208. Le ostetriche ascoltano le richieste, forniscono informazioni di tipo sanitario, contraccettivo, prenotano diverse visite ginecologiche e li indirizzano verso altri professionisti, quali psicologi e assistenti sociali.
Anche per i maschi
Realtà pensata originariamente per le esigenze della donna, il Consultorio si è evoluto per rispondere a quelle di tutti i componenti della famiglia, tanto che ad ottobre 2015 nel Consultorio di Udine ha debuttato anche il consulente andrologo. “Un’iniziativa che è nata da un bisogno riscontrato tra gli utenti e che siamo fieri di aver attivato. Grazie al rapporto sinergico con l’ospedale di Udine, un professionista ora è in Consultorio una volta al mese”, conclude Calvani.