E’ crisi diplomatica tra Italia ed Egitto, innescata dall’omicidio di Giulio Regeni e dalla chiusura del governo egiziano, fin dall’inizio restio a divulgare informazioni agli investigatori italiani per fare luce sulla drammatica vicenda .
Dopo il richiamo dell’ambasciatore italiano al Cairo, l’Italia è pronta ad inasprire i rapporti. Il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni, infatti, è pronto a prendere nuove misure nei prossimi giorni. In primis si pensa a misure cautelative per gli italiani che viaggiano in Egitto, a cominciare da lavoratori, studenti e ricercatori, e a uno stop degli scambi culturali. In seconda battuta si potrebbe inserire l’Egitto nella black list del Paesi a rischio per i turisti. Il ministro degli Esteri egiziano, Sameh Shoukry, non avrebbe gradito le pretese italiane sul dossier Regeni e i toni del suo omologo italiano.
La decisione di convocare l’ambasciatore italiano Maurizio Massari da parte di Gentiloni non è piaciuta ed è stata interpretata come un gesto di ostilità. Gentiloni da Tokyo ha ribadito: “Ricordo sempre gli aggettivi che ho usato in Parlamento e cioè che adotteremo misure immediate e proporzionali. Questo ci siamo impegnati a fare e questo faremo”.
Il braccio di ferro riguarda l’indisponibilità del governo egiziano a condividere i tabulati telefonici chiesti dagli italiani.
Lunedì Gentiloni incontrerà a Hiroshima, a margine del G7 dei ministri degli Esteri, l’Alto rappresentante per la politica estera europea Federica Mogherini, che prima di partire ha detto di “sostenere gli sforzi dell’Italia nel caso Regeni”.