C’è massimo riservo sull’indagine avviata dai carabinieri di Trieste sulla sparizione di circa 500 cellulari dal punto vendita Tim di piazza della Borsa. La notizia è trapelata in questi giorni, ma l’indagine sarebbe stata avviata mesi fa in seguito alla denuncia della compagnia telefonica. Non si tratterebbe, però, di un furto con spaccata, ma di un ammanco graduale, di una sottrazione di telefonini costante e perpetuata per diversi mesi.
Alcuni dipendenti, in via precauzionale sarebbero stati sospesi, e le indagini per risalire al furto, alle modalità e ai responsabili sono tutt’ora in corso.