La presidente del Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, ha rivolto oggi un invito ai presidenti del Veneto, Luca Zaia, e del Lazio, Nicola Zingaretti, ”a coordinare più strettamente, assieme al Governo nazionale, i passi successivi” da compiere per affrontare la crisi di Ideal Standard e delineare un futuro per gli stabilimenti di Trichiana (BL), Roccasecca (FR) e Orcenico (PN).
Sottolineando che ”le vicende che hanno coinvolto i tre stabilimenti sono da lungo tempo uno dei capitoli aperti sui tavoli delle nostre Amministrazioni”, in una lettera inviata ai due governatori, Serracchiani ha ricordato che ”dopo il recente vertice al Ministero dello Sviluppo economico in cui è stata aperta un’ulteriore finestra per verificare possibili soluzioni all’ipotizzata chiusura dello stabilimento di Orcenico, la Regione Friuli Venezia Giulia si è attivata per esplorare le vie percorribili”, in particolare proponendo interventi per la ristrutturazione del processo produttivo, l’abbattimento dei costi dell’energia e l’allocazione di risorse nel processo industriale”.
”Tale attività, che è stata da alcuni malauguratamente interpretata e commentata come intesa a danno degli altri due stabilimenti, di Trichiana e Roccasecca, si svolge – assicura la presidente del Friuli Venezia Giulia – allo scopo di tutelare l’intera capacità produttiva e occupazionale di Ideal Standard”. Ad ogni modo, nella convinzione che ”il sistema dei tavoli separati sia di brevissimo e poco proficui esito”, Serracchiani ha sollecitato Zaia e Zingaretti a coordinare le iniziative da attuare per affrontare insieme non solo questa ma anche ”altre eventuali situazioni di crisi che dovessero presentarsi coinvolgendo contemporaneamente i nostri territori”.
”Le nostre Regioni unite possono svolgere un ruolo attivo e propositivo, nel quadro del mantenimento delle capacità del sistema manifatturiero italiano e a beneficio dei rispettivi territori”, ha concluso Serracchiani, confidando che ”questa occasione di fattiva collaborazione sia colta da tutti e trasmessa nel confronto con il management e con le rappresentanze dei lavoratori”.