Ieri, lunedì 18 maggio, anche a Udine, tante attività hanno riaperto i battenti dopo due mesi di lockdown, tra timori e incertezze per il futuro e tanto impegno per garantire l’operatività in piena sicurezza.
Un periodo difficile, quello che molti imprenditori, professionisti e artigiani, si lasciano alle spalle, consci che la strada che si dovrà percorrere nelle prossime settimane e mesi sarà tutta in salita. Luca Lombardo, titolare del Caffè Al Portello di Udine, ha scritto una lettera per ringraziare pubblicamente chi l’ha sostenuto in questo periodo di chiusura forzata e di fermo dell’attività. Un ringraziamento sentito, non solo agli affetti privati, ma anche a clienti, collaboratori, fornitori e Confcommercio, per il supporto.
“In questi primi mesi del 2020 siamo stati travolti da una crisi sanitaria e di conseguenza economica e sociale senza eguali a cui nessuno era preparato. Nel giro di pochi giorni ci siamo trovati chiusi in casa, limitati delle nostre libertà – scrive Lombardo –. La nostra quotidianità spezzata da un nemico subdolo e invisibile da combattere anche a colpi di slogan con il #iorestoacasa e #andràtuttobene. Udine nel frattempo diventa una città vuota, avvolta da un silenzio spettrale dove le incertezze diventano voragini”.
“Sono il titolare di un locale in Centro a Udine – prosegue Lombardo – e, nonostante l’ottimismo che mi contraddistingue, ho passato momenti delicati in questo snervante, soleggiato e lunghissimo lockdown. Scrivo queste righe per ringraziare tutti quelli che mi hanno sostenuto in un periodo così difficile: mamma Ilva e dipendenti, gli amici, i clienti, i fornitori e la Confcommercio. Un particolare ringraziamento a questa associazione che ha lavorato alacremente durante l’emergenza e mi ha puntualmente informato su protocolli e normative dandomi puntuali suggerimenti”.
“Lo faccio pubblicamente perché è giusto, in periodi dove è facile criticare e lamentarsi, esprimere gratitudine con chi per affetto, stima o professionalità ti ha dato una mano – aggiunge il titolare del Caffè Al Portello di Udine –. Veder oggi (lunedì 18 maggio, ndr.) la città tornare a vivere, riabbracciare la gente e riempire di suoni quelli che prima erano silenzi, è stato unico. Resta il fatto che non bisogna abbassare la guardia. Non possiamo consentire che il virus, dopo aver ucciso tante persone, uccida l’economia, la cultura e le città – conclude Lombardo-! Faccio un grosso in bocca al lupo a tutti!”.