Un’altra notte di fuoco sul Carso, questa volta in Comune di San Dorligo della Valle. Il sindaco Sandy Klun nel pomeriggio ha firmato l’ordinanza per l’evacuazione – dalle 20 e fino alle 9 del 10 agosto – delle frazioni di Prebeneg e Crociata, quelle direttamente minacciate dalle fiamme.
E’ stata allestita la palestra comunale di Dolina per ospitare gli sfollati.
Il nuovo incendio, a poche ore dal termine dell’emergenza a Duino, è divampato intorno alle 2 di martedì sul Carso sloveno, nel territorio di San Dorligo della Valle. Le fiamme sono divampate a pochi metri dal confine di Stato e in poche ore hanno bruciato circa 10 ettari di boscaglia.
Come riferito dal vicepresidente della Regione Riccardo Riccardi, alle 11 il rogo risultava praticamente domato. Poi, verso le 13, ha ripreso vigore agevolato dal forte vento, arrivando in Italia e minacciando la frazione di Prebenico.
Sul posto hanno operato per tutto il pomeriggio in forze i Vigili del fuoco del comando di Trieste con tutte le squadre provinciali, supportate anche da rinforzi provenienti da Gorizia, Udine e Pordenone, oltre a Corpo Forestale e volontari della Protezione civile. In supporto fin da questa notte sono arrivati anche i pompieri sloveni. Sono anche state predisposte delle squadre a presidio di abitazioni e infrastrutture.
Alle operazioni di spegnimento, rese particolarmente difficili dalla vegetazione carica di resina e dal forte vento, partecipano anche sette mezzi aerei: un Canadair, un elicottero del reparto volo dei pompieri di Venezia, due elicotteri della Protezione civile regionale e tre velivoli antincendio giunti dalla Slovenia.
Dalle 13:15 i #vigilidelfuoco sono impegnati per un #incendio boschivo di interfaccia a Prebenico, comune San Dorligo della Valle (TS): 7 velivoli, di cui 3 giunti dalla Slovenia, sono impegnati in sganci d’acqua sui fronti del fuoco [#9agosto 17:00] pic.twitter.com/IdpDnp5Ed4
— Vigili del Fuoco (@vigilidelfuoco) August 9, 2022
In supporto al personale regionale il Centro Operativo Nazionale ha disposto l’invio di tre moduli delle Colonne Mobili Nazionali in assetto antincendio boschivo dal Veneto e dell’Emilia Romagna.
L’origine, vista la zona impervia, è quasi certamente dolosa. Le fiamme sono divampate in un canalone isolato e paradossalmente riparato dal forte vento di bora che soffia sulla Venezia Giulia. Arpa sta monitorando la qualità dell’aria ma al momento la situazione è sotto controllo.
Notizia in aggiornamento