Serie di sopralluoghi per l’assessore regionale all’Ambiente, Sara Vito, nell’area del Gemonese per valutare in prima persona la situazione del fiume Tagliamento sul fronte del rischio idrogeologico. L’esponente della Giunta, accompagnata dai dirigenti del Servizio regionale Difesa del suolo, ha visitato alcuni punti critici nei Comuni di Gemona, Venzone, Bordano, Trasaghis e Osoppo insieme ai sindaci e ai tecnici delle rispettive amministrazioni municipali.
Da parte dei primi cittadini è stata manifestata la necessità di garantire sicurezza alle comunità della zona, tenuto conto delle criticità presenti sull’alveo del fiume e in alcuni punti degli argini che potrebbero andare in sofferenza nel caso in cui si verificassero precipitazioni intense. Secondo l’assessore Vito “è stata una giornata importante nell’attività di conoscenza del territorio. Siamo venuti insieme ai tecnici dell’assessorato per svolgere un’opera di verifica dello stato dell’arte di un fiume importante come il Tagliamento. Siamo di fronte a situazioni complesse che si modificano nel tempo ed è quindi importante venire sul posto a valutare la situazione”, ha aggiunto Vito. “Molto utile risulta la collaborazione con le amministrazioni comunali: è fondamentale che si crei un clima di condivisione con il territorio in vista degli interventi che andremo ad effettuare”.
Vito ha incontrato pure l’amministrazione comunale di Majano per affrontare la questione del rischio esondazioni del fiume Ledra. All’incontro hanno preso parte anche il consigliere regionale Enio Agnola e alcuni agricoltori e cittadini colpiti dalle inondazioni dovute al corso d’acqua. In particolare, ha spiegato il sindaco di Majano Raffaella Paladin, l’ammasso di materiale riportato dal fiume Tagliamento nel punto di immissione del canale Ledra in prossimità del ponte in località Cimano (nel Comune di San Daniele), crea un rallentamento del flusso causando estesi allagamenti della piana circostante.
Questo e altri fenomeni che impediscono il normale deflusso delle acque comporta allagamenti che vanno a colpire terreni, abitazioni, allevamenti ittici e strade della zona. “Quello del Ledra è un tema che abbiamo già preso in carico e che stiamo affrontando attraverso una collaborazione con il territorio e l’Università di Udine”, ha rimarcato l’assessore. “Ci sono delle criticità che vanno sanate e che potranno trovare una risoluzione più efficace anche attraverso la legge sulla difesa del suolo che sta già dando i suoi frutti”.
“Ma lo sforzo che intendiamo portare avanti è quello di realizzare una pianificazione più ambiziosa – ha aggiunto Vito – garantendo non soltanto la manutenzione ma avviando un vero Piano di bacino per guardare, oltre agli aspetti strettamente idraulici, anche agli aspetti paesaggistici e ambientali in un’area molto significativa sul piano naturalistico. La Regione seguirà con attenzione questa tematica pensando a stanziamenti ad hoc per interventi specifici”.