Sarà processato con rito abbreviato il cittadino marocchino Abdelhadi Lahmar, che il 15 aprile 2015 uccise la moglie, Touria Errebaibi, di 30 anni, e la figlia Hiba, di 6.
Il giudice Roberta Bolzoni ha infatti accolto l’istanza dell’avvocato difensore, Gianluca Liut, così come la costituzione di parte civile di Voce donna onlus. Il processo comincerà il 5 ottobre prossimo.
Il pm Federico Facchin, in sede processuale, chiederà l’ergastolo, il massimo della pena, per Lahmar. L’uomo dovrà rispondere dell’accusa di duplice omicidio con le aggravanti della premeditazione, di aver commesso il fatto contro il coniuge e una figlia minorenne e di aver agito con crudeltà.
Nei mesi scorsi una perizia psichiatrica lo ha dichiarato capace di intendere e volere. Lahmar ha ucciso moglie e figlia con un’ascia e un coltello. Era stato proprio l’avvocato della difesa a chiedere la perizia, per appurare la possibile incidenza sulla capacità di intendere e volere al momento del delitto derivante dall’assunzione di psicofarmaci.