Focolaio Covid nella parrocchia di Maria Madre della Chiesa a Ronchi dei Legionari. Sono risultati positivi il parroco, l’86enne don Umberto Bottacin, due religiose della comunità delle suore Passioniste e una ragazza che vive con loro. Le loro condizioni sono buone: stanno vivendo la quarantena a casa.
Don Bottacin, classe 1934 di San Michele al Tagliamento, venerdì sera era stato trasportato all’ospedale a causa di difficoltà respiratorie. Al San Polo gli è stata riscontrata la positività al Covid e una polmonite senza febbre. E’ stato dimesso alle 11.30 di ieri.
Anche le suore della comunità vicina sono state, quindi, sottoposte a test rapido, risultate positive. Ora stanno aspettando di fare il tampone. La notizia è stata diffusa dal vicario parrocchiale di San Lorenzo, don Mirko Franetovich: “Comunico che, in accordo con l’arcivescovo, don Umberto e il medico, da oggi e fino a sabato prossimo sono sospese tutte le celebrazioni a Maria Madre per precauzione dato il focolaio che si è creato. La chiesa sarà sanificata e rimarrà chiusa fino al 27 marzo, quando, alle 17, sarà celebrata la Santa Messa. Rimaniamo uniti nella preghiera e nella responsabilità”.
La notizia ha suscitato nuove preoccupazioni a Ronchi comunità che, proprio a causa del Coronavirus, ha dovuto piangere nei giorni scorsi la scomparsa di don Renzo Boscarol.
Don Bottacin, lo scorso mese, proprio dopo il contagio che aveva colpito don Renzo, ma anche per il fatto di essere stato a contatto con una persona che aveva contratto il virus, era stato sottoposto a quarantena nella canonica di via Dante. Ma, allora, fortunatamente, l’esito del tampone era stato negativo.
“Seguo con grande apprensione questo ennesimo, triste caso che coinvolge la nostra comunità – ha detto il sindaco, Livio Vecchiet – e auguro a don Umberto di rimettersi presto”.
Era il giugno del 1965 quando l’allora arcivescovo di Gorizia, monsignor Andrea Pangrazio, ordinò nella basilica di Aquileia il nuovo sacerdote. Nel settembre successivo don Bottacin fu inviato come cooperatore nella parrocchia di San Lorenzo: fu assistente dei gruppi giovanili e catechista nelle scuole. Nel 1975 la parte più settentrionale della città venne staccata dalla parrocchia di San Lorenzo e venne così costituita la delegazione di Maria Madre della Chiesa, affidata proprio a don Umberto. La nuova parrocchia venne ufficialmente costituita il primo luglio del 1977.