Maria Rosaria Patrone, la fidanzata di Giosué Ruotolo, il militare si Somma Vesuviana accusato del duplice delitto di Pordenone in cui sono morti Trifone Ragone e Teresa Costanza, vuole lasciarsi alle spalle la vicenda giudiziaria che l’ha vista coinvolta e indagata per favoreggiamento. I legali della giovane, fidanzata storica di Ruotolo e neolaureata in giurisprudenza, hanno comunicato di voler chiedere il patteggiamento senza attendere le conclusioni delle indagini preliminari.
Se a settembre la Procura di Pordenone accoglierà la proposta del legale Costantino Catapano, allora per Rosaria Patrone la vicenda giudiziaria potrà dirsi finalmente conclusa. “Questo non significa che la mia assistita abbia cambiato idea sull’innocenza del proprio fidanzato di allora”.
Nessun cambio di strategia, sottolinea il legale che aggiunge “non abbiamo mai parlato di accuse infondate circa le azioni esercitate nei confronti delle amiche, ma solo per il favoreggiamento nel duplice omicidio.
Diverso, invece, il destino del fidanzato Giosuè Ruotolo, in carcere a Belluno e in attesa di giudizio. Il processo partirà infatti il 10 ottobre prossimo, in una sede considerata ‘senza condizionamenti’, nella Corte d’assise udinese, composta da due giudici togati e sei popolari che saranno estratti a sorte.
Il militare appartenente al 32° carri di Cordenons è accusato di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione e dall’omicidio di Teresa Costanza, considerata soltanto una scomoda testimone delle diatribe nate nel tempo con l’ex amico, coinquilino nonché commilitone Trifone Ragone.
LEGGI ANCHE:
- Delitto di Pordenone – Indagata anche la fidanzata di Ruotolo
- Delitto di Pordenone: interrogatorio in corso per Rosaria Patrone
- Il silenzio di Rosaria Patrone