Quella che prenderà avvio a Ferragosto a Benicassim, in Spagna, sarà la 22esima edizione del Rototom Sunsplash, la sesta lontana dalla terra in cui in cui il festival è nato ed è cresciuto. Ma gli organizzatori non hanno mai dimenticato le proprie radici, anzi. E proprio per mantenere un legame con le origini, hanno scelto Telefriuli come vetrina locale per la manifestazione, che considera la musica reggae come occasione per promuovere la pace, l’incontro e la convivenza.
A partire da lunedì 17 agosto, l’emittente proporrà tutte le sere per una settimana, a partire dalle 22.30, una selezione dei più interessanti concerti che andranno in scena sui palchi di Benicassim. La serata conclusiva del festival, in programma sabato 22 agosto, sarà proposta in differita su Telefriuli lunedì 24 agosto, sempre alle 22.30.
Il festival, che quest’anno ha come motto “Peace r(evol)ution”, mira a superare i 250mila partecipanti del 2014. Le prevendite sono incrementate del 10%. Gli spettatori arriveranno in Spagna da 73 diversi paesi del mondo. Saranno 200 gli artisti che si esibiranno dal 15 al 22 agosto. Il programma è stato strutturato così da rendere un omaggio speciale a Bob Marley per il suo settantesimo compleanno.
Il Rototom applicherà lo slogan Peace r(evol)ution, oltre che al palinsesto musicale, anche al Foro Social, con diversi dibattiti riguardanti i conflitti internazionali, che proporranno metodi pacifici di risoluzione. “Adesso è viva la minaccia della guerra in Ucraina, molto vicina e pericolosa – afferma il presidente del festival, Filippo Giunta – così come quella dell’intolleranza verso gli immigrati, che è sia religiosa che culturale. L’esperimento sociale che si mette in pratica durante il festival – prosegue – è quello di riuscire a creare una coscienza che vada oltre, perché la cultura di pace si estenda anche quando il pubblico farà ritorno a casa”.
Giunta lascia poi intendere che non è scontata la permanenza del festival a Benicassim. “Condizione per restare – afferma – è che il Rototom si svolga al massimo entro al terza settimana di agosto, perché spostarlo più avanti, come vorrebbe il comune – precisa – sarebbe come ucciderlo. Se non si risolve questo problema – conclude il presidente – non avremo altra soluzione che cercare un altro luogo più accogliente”. Una musica che il Friuli conosce già.