Proseguono senza sosta i lavori di riqualificazione di via Amalteo, a San Vito al Tagliamento, con l’obiettivo di arrivare a terminare le opere lungo l’asse centrale della strada entro la fine del prossimo mese. Proprio per rispettare tale scadenza, nei giorni scorsi è stata installata una copertura mobile finalizzata a consentire il proseguo dei lavori legati in particolare alla nuova pavimentazione ed evitare così uno stop forzato in caso di maltempo. Viene inoltre fornita anche adeguata illuminazione, aspetto utile in questo periodo dell’anno in cui le giornate si accorciano sempre di più.
Quello di via Amalteo è tra gli interventi più importanti degli ultimi anni per la cittadina di San Vito al Tagliamento, anche perché consentirà di avviare a completare il piano di recupero e riqualificazione del centro storico. Un cantiere che va avanti nonostante lo scoppio da febbraio dell’emergenza sanitaria Covid-19 e prosegue anche in questa nuova fase emergenziale proprio per terminare entro la scadenza fornita ai residenti e cioè fine novembre 2020: è chiaro che molto dipenderà comunque da Giove Pluvio.
A fare il punto sull’opera pubblica è il responsabile unico del procedimento (rup) Ivo Nassivera. “Relativamente ai lavori di infrastrutturazione e pavimentazione di via Amalteo, l’impresa incaricata dall’Amministrazione comunale di eseguire i lavori delle pavimentazioni sta proseguendo a ritmo serrato e dopo la pavimentazione di piazzetta Impastato, ponte Saetta, tratto iniziale di via Amalteo, attualmente è concentrata sulla seconda parte del cantiere, dalla Chiesa di San Lorenzo verso Torre Raimonda. Proprio per consentire ai posatori di lavorare in continuità – conferma Nassivera – è stata da poco collocata una copertura, mobile, che permette all’impresa di procedere anche in caso di maltempo”. Un impalcato tubolare provvisto di illuminazione, utile a migliorare la visibilità durante la posa visto che le giornate si stanno accorciando. Una volta terminata la posa, ci sarà una prima fase di riapertura di via Amalteo per la sola pedonalizzazione, così da permettere un miglior consolidamento del sottofondo. Ci vorranno circa 30 o 40 giorni. Poi la strada potrà essere riaperta al traffico veicolare.
Il cantiere intanto sta consegnando nuovi ritrovamenti. Il tutto si inserisce nel progetto per la dotazione delle reti tecnologiche e pavimentazione di via Amalteo che ha individuato tre aree di interesse archeologico su cui indirizzare le verifiche esplorative prima delle lavorazioni previste, ovvero il sedime dell’antico convento dei Domenicani, la porta del borgo San Lorenzo e il sedime del rivellino/ponte levatoio della torre Raimonda. Come metodo di approccio e nel rispetto della programmazione delle attività di cantiere, si procede dunque preliminarmente allo scavo archeologico di ciascuna delle tre zone archeologiche, in modo che non si creino situazioni di ritardo ed ostacoli al programma definito con le ditte che operano in cantiere.
Dopo lo scavo archeologico del convento domenicano e quello nella zona della porta del borgo San Lorenzo, ci si è spostati sotto Torre Raimonda dove si sta scavando, sotto la sorveglianza della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio FVG e dove ci si aspetta di trovare, come da documenti, la traccia dell’antico ponte di accesso che consentiva di superare il fossato che cingeva il borgo murato del centro storico.
“I lavori di riqualificazione di via Amalteo continuano senza sosta – commenta il Sindaco Antonio Di Bisceglie -, segno della volontà di proseguire per riconsegnare quanto prima ai cittadini un scorcio rinnovato e impreziosito del nostro bel centro storico”.