Se il ‘premio’ ai vertici delle amministrazioni della regione è milionario, quello dei dirigenti della Sanità del Fvg è plurimilionario. Abbiamo sommato le retribuzioni di risultato (le più recenti a nostra disposizione sui siti Internet) delle 6 Ass prima del riassetto e degli ospedali di Udine, Pordenone e Trieste. Ebbene, la cifra che ne esce supera i 18 milioni di euro. Va detto da una parte che si tratta di una previsione di costo istituita dal Contratto nazionale di lavoro del personale in Sanità (i direttori generali non hanno alcuna discrezionalità nello stabilirla e che le valutazioni sono fatte dagli Oiv), dall’altra che la cifra da noi calcolata è più che prudenziale. Già, perché in tre casi (Ass1, Ass3 e Ospedali riuniti di Trieste) sono riportati solamente gli stipendi dei direttori delle strutture e dei dirigenti tecnici e amministrativi, non quello di tutti i medici che hanno la qualifica di dirigente. Nel caso dell’Ass1, i dati erano parziali anche a dicembre 2013, mentre per le altre due aziende si tratta di un passo indietro (tra l’altro, un anno e mezzo fa l’Ass3 si era aggiudicata la prima posizione nella top ten dei ‘premi’ più alti in assoluto).
Entrando nel dettaglio, la spesa più alta è quella dell’ospedale di Udine (5,57 milioni di euro nel 2013, per il 2011 erano riportati solamente i 268mila euro dei dirigenti universitari), seguito dall’ospedale di Pordenone (2,9 milioni nel 2014, nel 2011 era solo un milione) e dall’Ass2 (2,7 milioni nel 2013, 2,2 nel 2012). Fuori dal podio troviamo l’Ass4 (2,6 milioni nel 2013, 2,4 l’anno precedente), l’Ass5 (2,3 milioni nel 2013, 2,2 nel 2012) e l’Ass6 (1,2 milioni nel 2014, 1,3 nel 2012).
Come si può evincere dalla tabella
a fianco, i ‘premi’ medi variano di molto a seconda dell’azienda (li abbiamo calcolati non tenendo conto di chi non prende il becco di un quattrino, non per incapacità, ma perché svolge l’attività professionale anche extra moenia). Ciò è dovuto al fatto che i fondi per le retribuzioni di risultato sono stabiliti in base alla dotazione di quelli risalenti a metà Anni ’90. I fondi, insomma, sono finanziati in base allo storico. Naturalmente, se ci sono variazioni nel numero dei dirigenti, i premi saranno più ricchi (se ci sono stati tagli) o più poveri (se ci sono state assunzioni). Inoltre, quando ci sono ‘avanzi’, magari perché qualcuno non ha preso il 100% del ‘premio’, tali somme non sono risparmiate, ma vanno a ‘ingrassare’ il fondo per l’anno successivo. Questo meccanismo, non vale, però, per i direttori generali, amministrativi e sanitari, i cui ‘premi’ sono attribuiti dalla Regione e che in questi anni sono stati fortemente tagliati.
Infine, una nota a margine sulla trasparenza: gli unici direttori che hanno messo on line i ‘premi’ sono quelli dell’Ass5 e dell’Ass6. In tutti gli altri casi, è solo citata la quota massima che la Regione può loro assegnare.