Il Sindacato Autonomo di Polizia scende in campo contro il riordino delle carriere nel comparto sicurezza varato dal governo e attualmente all’esame del Parlamento. Oggi ha organizzato azioni di protesta con l’astensione di 3 ore dal lavoro e incontri confronto. In particolare a Udine, nella sede della Questura, è stata indetta un’assemblea, un centinaio i partecipanti secondo fonti sindacali, per illustrare le ragioni della protesta.
Come ci spiega il segretario provinciale aggiunto del Sap Maurizio Visentini, il bonus di 80 euro stanziato dal Governo e non rilevante ai fini pensionistici e previdenziali, sparirà dalle buste paga a settembre. Il riordino delle carriere ha proprio lo scopo di compensare questa perdita e riparametrare gli stipendi. Secondo Visentini il miraggio degli 80 euro svanirà definitivamente, perché questa cifra una volta resa strutturale e quindi alleggerita del 60% di trattenute, si trasformerà in 32 euro di aumento di stipendio.
Il Sap punta sulla possibilità che siano apportati correttivi alla delega in discussione in Parlamento, per la rivalutazione delle carriere del comparto sicurezza e difesa. In Fvg il provvedimento interessa alcune migliaia di persone delle quali circa duemila appartengono al corpo di polizia.
“C’è la sensazione – conclude Visentini- che nella riorganizzazione della sicurezza, per razionalizzare le risorse si tenda tra l’altro a chiudere i reparti presenti sul territorio non in maniera progettuale ma dove non incontrano resistenze”.