E’ iniziata la seconda fase, quella che rilancia i motivi della protesta del segretario generale del Sap, Gianni Tonelli, dopo che al 61° giorno di sciopero della fame contro la debilitazione dell’apparato della sicurezza e contro una serie di misure repressive che si sono concretizzate in alcuni procedimenti disciplinari a carico di vari poliziotti aveva ricevuto la “staffetta” da altri colleghi e dirigenti del sindacato autonomo di polizia. Infatti, mentre Tonelli ha iniziato il giro di tutte le piazze italiane per incontrare i colleghi, ma anche persone della società civile e politici che dimostrano interesse al tema della sicurezza, altri colleghi sono costantemente presenti al gazebo Sap davanti a Montecitorio per continuare la staffetta dello sciopero della fame.
Venerdì 1 aprile, Tonelli sarà a Udine. Alle 17, al ristorante ‘Alle tre sorelle’ di viale Tricesimo 264, incontrerà i cittadini, politici, associazioni civili e sarà a disposizione degli organi di informazione per raccontare i motivi della protesta e lo stato della “sicurezza” in Italia e, in particolare in zone confinarie come quelle della nostra provincia, della nostra regione, interessate dall’immigrazione e dalla minaccia terroristica.
Una battaglia, quella del Sap, che ha ottenuto un successo straordinario come le 50 milioni di bacheche raggiunte su Facebook e le centinaia di migliaia di commenti ricevuti. Numerosi, inoltre, i colleghi e i cittadini che gli hanno portato la loro solidarietà, senza dimenticare la vicinanza del mondo politico. Basti pensare che il Parlamento si è fermato per discutere dello sciopero della fame e vari Consigli comunali e regionali hanno approvato mozioni di sostegno alla battaglia.
Anche il Consiglio comunale di Cividale l’altra settimana ha votato favorevolmente la mozione di solidarietà a suo sostegno, analoga mozione è già stata presentata anche in Consiglio regionale e in altri Comuni della nostra regione.
Dalle 12 alle 14, Tonelli terrà nella Sala Riunioni della Questura di Udine un’assemblea generale riservata agli operatori di Polizia. Il Sap con le sue battaglie sta lavorando per una nuova Polizia che sia ‘liberata’ da logiche carrieristiche e che torni a servire questo Paese e all’esterno per creare una nuova prospettiva per l’Italia.