Si sono ufficialmente concluse le indagini sul cosiddetto ‘scandalo vaccini’, che vede l’infermiera Emanuela Petrillo accusata di aver finto di immunizzare un grandissimo numero di pazienti nel periodo in cui operava nel distretto sanitario di Codroipo e poi a Treviso, dove era scoppiato il caso.
La Procura di Udine ha formalizzato nei suoi confronti le accuse di peculato, omissione di atti d’ufficio e falsità ideologica commessa da un pubblico ufficiale. A quanto si apprende, l’infermiera non si farà interrogare, in attesa dell’udienza preliminare.
Le perizie disposte per accertare le sue responsabilità avevano indicato una percentuale bassissima di presenza di anticorpi tra le persone vaccinate da Petrillo. Su 284 campioni analizzati a Codroipo per il morbillo, infatti, solo il 15,5 per cento risultava effettivamente immunizzato. Dato ancora più basso tra le prove raccolte a Treviso, dove solo il 10 per cento dei bimbi risulterebbe vaccinato.