Dopo averlo atteso ben oltre il tempo promesso, il decreto emanato dal Governo, che nelle attese dei tassisti doveva regolamentare una volta per tutte il servizio in Italia è stato “bocciato” dalla categoria come insufficiente. Da qui la proclamazione dello sciopero generale pronto a scattare domani in tutta Italia, non invece a Udine, dove in linea con la posizione della categoria di Confartigianato nazionale il servizio sarà garantito. La conferma arriva dal leader dei tassisti provinciali associati a Confartigianato-Imprese Udine, Sandro Modonutti: “L’associazione sta cercando di portare avanti il confronto con il Governo e riteniamo che scioperare ora sia solo un ostacolo sulla via già difficile dell’intesa, oltre che un danno per la cittadinanza. Incrociare le braccia adesso non porta a nulla. Tanto più alla vigilia delle elezioni politiche”. Modonutti tiene ad esprimere la propria vicinanza ai colleghi che domani, invece, si asterranno dal lavoro per denunciare lo stato in cui versa la categoria, costretta – questo il motivo della contesa con il Governo – a fare i conti con la deregulation messa in atto dagli Ncc (Noleggio con conducente) e da servizi come Uber. “Nelle grandi città la vita per i tassisti è diventata una giungla – conclude Modonutti -. I problemi sono evidenti, ben più che a Udine. Siamo dunque moralmente al fianco di chi scenderà in piazza per protestare, sperando le proteste stavolta non degenerino in violenze”.
Sciopero dei tassisti, ma non a Udine
Modonutti: “L’associazione sta cercando di portare avanti il confronto con il Governo e riteniamo che scioperare ora sia solo un ostacolo sulla via già difficile dell’intesa"
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