Sono stati già tutti appaltati gli 11 interventi di messa in sicurezza di altrettanti edifici scolastici per l’importo complessivo di 2,5 milioni di euro assegnati dallo Stato al Friuli Venezia Giulia. Il riparto era stato deciso dalla Regione lo scorso ottobre e i Comuni beneficiari hanno provveduto all’appalto delle opere entro la scadenza del 28 febbraio, come previsto dalla normativa nazionale (Legge 89/2013). I lavori riguardano le istituzioni scolastiche statali e consistono in interventi di riqualificazione e messa in sicurezza, in particolare di quegli edifici in cui sia stata riscontrata la presenza di amianto.
Contrariamente a quanto avvenuto in altre regioni, che sono state costrette a chiedere al Governo una proroga del termine per l’erogazione dei fondi, i Comuni del Friuli Venezia Giulia si sono mostrati virtuosi e hanno così permesso all’amministrazione regionale di rispettare a sua volta tutte le procedure di erogazione dei contributi.
Un altro elemento positivo è stata l’assegnazione degli appalti a ditte locali, con la conseguente immissione dei contributi statali nel tessuto economico regionale. Lo scorso settembre la giunta regionale, su proposta dell’assessore ai Lavori pubblici, aveva fissato in 500 mila euro l’importo massimo finanziabile per ente locale e per ciascun progetto. L’esecutivo aveva, inoltre, indicato quattro criteri di preferenza nella formulazione della graduatoria: l’eliminazione dell’amianto, l’ottenimento delle certificazioni dei Vigili del Fuoco o dell’Azienda Sanitaria, la verificata vulnerabilità degli elementi non strutturali e l’elevato numero di alunni presenti nell’edificio per cui è stato chiesto l’intervento.