“La riforma regionale delle Uti ha creato una confusione ingestibile e ha tolto soldi e personale alla scuola. A queste condizioni non firmeremo il documento con cui la Regione vuole trasferire al Comune la gestione dell’edilizia scolastica delle superiori, senza darci le relative risorse”. Lo ha annunciato il sindaco di Pordenone Alessandro Ciriani ricevendo stamattina nel suo ufficio una delegazione di studenti che in 600 stavano manifestando sotto il Municipio per evidenziare i problemi irrisolti legati alla scuola superiore. Tra questi il riscaldamento malfunzionante, porte e finestre rotte, mancanza di materiali didattici, trasporto scolastico disagevole.
INCONTRO IN MUNICIPIO – Un incontro durato oltre un’ora e che ha soddisfatto gli studenti, piacevolmente sorpresi per essere stati accolti, e per così a lungo. “Volentieri vi ricevo e raccolgo le vostre istanze – ha esordito Ciriani – anche se il posto più giusto per manifestare è la sede della Regione, a pochi passi da qua. Il Comune, infatti, non ha competenza sulle scuole superiori. A causa di questa babele organizzativa creata con le Uti, ora alle vostre scuole mancano gli interlocutori istituzionali e gli strumenti per risolvere i problemi e c’è il rischio che rimangano senza risposta. Giusto dunque che facciate sentire la vostra voce (meglio se in orario extrascolastico) e anzi da questo punto di vista siamo noi a chiedere una mano a voi. Qualcuno deve capire che se non trasferiscono al Comune, oltre alle funzioni, anche le risorse per gestire l’edilizia scolastica, non danneggiano l’amministrazione comunale ma voi studenti”.
“Abbiamo manifestato qui – hanno spiegato i ragazzi guidati dalla coordinatrice degli studenti medi, Anita Manarin – perché il Comune è un luogo simbolo e perché vogliamo avviare un dialogo. L’unione fa la forza, noi e amministrazione comunale assieme possiamo fare di più che muovendoci da soli”.
DISAGI NELLE SCUOLE – “Mentre gli anni scorsi le criticità si verificavano ma venivano risolte – hanno rilevato gli studenti – ora permangono”. Qualche esempio? Al Flora devono ancora essere riparate le finestre rotte dallo scoppio delle bombole di gas verificatosi a fine settembre nel deposito del rivenditore vicino. Diversi, poi, i casi verificatisi in più istituti in cui gli alunni hanno svolto le lezioni in inverno a 13 gradi, portandosi coperte e stufette da casa. “In precedenza la scuola chiamava la Provincia e questa interveniva – ha commentato Ciriani – ora gli istituti non sanno più a chi rivolgersi, anche perché le Uti sono contenitori vuoti”. Presente all’incontro anche il consigliere delegato all’istruzione, Alessandro Basso, il quale ha rilevato che “manca per le superiori una ricognizione delle criticità, ricognizione che noi abbiamo fatto per le scuole di nostra competenza” (asili, elementari e medie, ndr) per poi stabilire priorità e interventi. Basso ha anche suggerito agli studenti di chiedere un incontro a Giuseppe Gaiarin, sindaco di Porcia e presidente dell’Uti del Noncello.
LETTERA ALLA REGIONE – E proprio stamattina il sindaco ha inviato all’assessore regionale Paolo Panontin la lettera con cui lo informa che il Comune non firmerà, lunedì 20 marzo, il trasferimento di proprietà e gestione degli edifici scolastici delle superiori dalla Regione al Comune stesso. Per arrivare a un accordo, dice il sindaco, è infatti necessario che vengano trasferiti anche i fondi e il personale adeguato. La missiva entra nello specifico rilevando per l’edilizia scolastica “la riduzione del 50 per cento dello staff precedentemente impiegato dalla Provincia di Pordenone, dimezzamento che potrebbe non garantire la puntuale prosecuzione di un servizio adeguato per il nostro territorio”. Viene inoltre evidenziata “un’importante riduzione delle risorse finanziarie (circa 270 mila euro, ndr) per la gestione corrente rispetto alla spesa storica, a fronte di un progressivo invecchiamento delle strutture edilizie”, nonché la completa assenza di fondi per quelle manutenzioni straordinarie garantite in precedenza dalla Provincia, che risolverebbero molti dei guai segnalati dagli alunni. Assenti, inoltre, le risorse per far funzionare la struttura organizzativa per gestire l’edilizia delle scuole. La lettera, in accordo con gli studenti, fa anche riferimento all’incontro in Municipio durante il quale, scrive il sindaco, “mi è stato rappresentato il progressivo decadimento degli edifici delle scuole superiori nell’ultimo anno, disservizi attribuibili alla mancanza di governance e alla riduzione del personale della struttura organizzativa preposta”.