Drastico calo delle domande di contributo per l’abbattimento delle rette per gli alunni che frequentano le scuole paritarie dell’obbligo (legge regionale 14/91): agli uffici di palazzo Belgrado, infatti, sono giunte 593 istanze contro le 1009 dell’anno scolastico 2013/2014. Tre i mesi di tempo, dai primi giorni di febbraio al 30 aprile, concessi alle famiglie per presentare il plico dei documenti che, da quest’anno, doveva contenere anche l’attestazione Isee determinata sulla base dei nuovi criteri stabiliti dal Dpcm n. 159 del 5 dicembre 2013 ed entrati in vigore con il 1 gennaio 2015. “L’introduzione dei nuovi parametri per il calcolo dell’Isee e le problematiche connesse al rilascio hanno sicuramente influito sulla presentazione delle domande” afferma l’assessore provinciale all’istruzione Beppino Govetto. Ma la rivoluzione dell’Isee e il complesso iter burocratico collegato non è, secondo Govetto, la causa principale del forte calo delle domande.
“La flessione dell’importo dei contributi che la Regione Fvg ha stanziato per questa voce negli ultimi anni – riferisce Govetto – sta inducendo le famiglie ad abbandonare le scuole paritarie poiché private di un contributo importante per poter sostenere la loro scelta. In questo momento di crisi e di difficoltà economica un importo inferiore dei contributi è determinante considerato che – ci tiene a precisare l’assessore – diversamente da quanto si pensa, non si tratta di scuole per ricchi, l’utenza, infatti, è eterogenea: ci sono bambini e ragazzi di tutte le estrazioni sociali; in molti casi le famiglie danno fondo alle proprie disponibilità pur di affidare i figli a una scuola che, oltre a istruirli, li accoglie e fornisce servizi essenziali (pre e post accoglienza ad esempio) per mamme e papà che lavorano. Vedersi privati di tale sostegno induce le famiglie a rivedere le proprie decisioni e a non poter scegliere la proposta educativa più corrispondente, diritto peraltro sancito dalla Costituzione e da una legge dello Stato (62/2000) che prevede un sistema scolastico integrato laddove le paritarie non si contrappongono ma completano il quadro dell’offerta”.
I dati delle iscrizioni negli ultimi anni parlano chiaro: nell’anno scolastico in corso sono 130 gli iscritti in meno rispetto al 2013/2014 (-584 a livello regionale), meno 86 iscritti la differenza con l’anno scolastico 2012/2013. Un trend che si riscontra anche nelle preiscrizioni con una stima di almeno 4 classi in meno per il prossimo anno scolastico in provincia di Udine e una contestuale riduzione di organico di 20 operatori.
Il sistema delle paritarie sta attraversando una fase di incertezza e di fragilità “e – secondo Govetto – il pregiudizio ideologico che pesa su queste realtà ne è la causa prevalente. Mentre invece – conclude l’assessore che giovedì pomeriggio farà il punto della situazione con i dirigenti scolastici delle paritarie – queste scuole dovrebbero essere riconosciute semplicemente come elementi di un sistema scolastico integrato il cui obiettivo è l’educazione e la crescita formativa e personale per tutti”.
Scuole paritarie: in forte calo le domande per l’abbattimento delle rette
Udine - Presentate agli uffici di palazzo Belgrado 593 istanze contro le 1009 del 2014
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