Seconda vittima dell’influenza nel Friuli occidentale. A perdere la vita a causa del virus è Rosa Alba Capo, 79enne di Casarsa, ricoverata da un mese nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale di San Vito al Tagliamento, per febbre e insufficienza respiratoria, causate da influenza e polmonite da pneumococco. A gennaio, aveva perso la vita il 68enne Liborio Riggi, di Cusano di Zoppola.
“La paziente”, spiega Massimo Crapis, responsabile dell’Unità operativa malattie infettive dell’Azienda sanitaria 5 del Friuli Occidentale, “era arrivata in ospedale con l’influenza, già complicata da polmonite da pneumococco. La situazione era talmente grave che era stata intubata e ricoverata in terapia intensiva. Nonostante un miglioramento clinico, l’insufficienza respiratoria non si è risolta. E alla fine la signora è andata incontro a un’ulteriore polmonite, che purtroppo si è dimostrata fatale”.
“Abbiamo ancora un paziente grave, sempre ricoverato in terapia intensiva a San Vito, e qualche altro sporadico caso disseminato nei diversi reparti”, spiega Crapis. “Ma siamo alla fine del picco influenzale: la curva andrà a esaursi circa per i primi di aprile”.
“La campagna vaccinale 2018/19 è andata meglio rispetto al passato. All’Aas 5 abbiamo registrato un 60 per cento di copertura tra la popolazione ultra 65enne, ma siamo ancora sotto al 75 per cento al quale aspiriamo. E’ vero che ci sono stati episodi d’influenza anche tra i pazienti vaccinati, ma i casi gravi si sono verificati solo tra le persone che non si erano immunizzate. L’appello, ormai per il prossimo inverno, è quindi sempre quello di fare il vaccino”.